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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scuole più green, scatta la proposta: orti e giardini didattici obbligatori

A lanciarla la senatrice Cirinnà e la Lipu. L'idea è stata presentata ieri in Senato. E' piaciuta ma per il 78% degli insegnanti i cortili degli istituti non sono adeguati allo scopo

Spazi verdi da destinare ad orti, giardini e bird garden obbligatori a scuola, per far sì che gli alunni possano prendere diretto contatto con la natura.  A lanciare la proposta è la senatrice Monica Cirinnà, esponente della maggioranza (Pd), con l’appoggio della Lega italiana protezione uccelli (Lipu); lo scopo è aggiungere l’aggettivo “verde” alle parole “nuova”, “bella” e “sicura” che il Governo sta utilizzando per propagandare la propria visione della scuola del futuro. Il progetto illustrato ieri in Senato, nell’intenzione dei promotori andrebbe inserito nella riforma dell’edilizia scolastica che il Governo sta delineando in questo periodo. 

Al convegno sono intervenuti anche: la senatrice Francesca Puglisi, capogruppo Pd e membro della Commissione Istruzione pubblica e beni culturali; Anna Oliverio Ferraris, professore ordinario di Psicologia dello sviluppo all’università La Sapienza; l’architetto Gianluca Mora, del Consiglio dell’Ordine degli Architetti di Parma; e il presidente di Lipu-BirdLife Italia Fulvio Mamone Capria che ha presentato i dati di un sondaggio svolto tra genitori e personale scolastico.

Ovviamente la proposta è piaciuta ai più: il 90% degli interpellati è d’accordo nel far svolgere parte dell’attività didattica all’aperto e sostiene che ciò possa aumentare la creatività dei bambini. Per l’81% degli intervistati l’ambiente naturale faciliterebbe la socialità tra gli alunni, mentre per il 78% avrebbe anche effetti positivi sulla concentrazione negli studi. 

Il problema, sollevato dal convegno, è che l’attuale stato di gran parte delle scuole italiane non permette attività all’aperto: per il 78% degli insegnanti i cortili dei loro istituti non sono adeguati allo scopo. “La situazione degli edifici scolastici, privi di natura e spazi verdi, è preoccupante e abbassa fortemente la qualità della vita scolastica - ha dichiarato Mamone Capria (Lipu) - Si pone dunque come urgente l'integrazione della riforma dell'edilizia scolastica con un programma di naturalizzazione delle scuole, che possa accrescere il benessere degli alunni, migliorarne la socialità e l'apprendimento e garantire loro quel contatto con la natura che uno sviluppo urbanistico improntato alla cementificazione ha negato per molti decenni.”

L’appello è stato rivolto direttamente ed esplicitamente al premier Matteo Renzi, ricordando nell’appello a lui rivolto che anche il Governo degli Stati Uniti ha stanziato fondi per giardini e spazi verdi nelle scuole in seguito alla movimento d’opinione riunito dallo slogan “No children left inside”. In Italia, la campagna a sostegno del disegno di legge sarà invece diffusa via twitter con l’ashtag #scuoleverdi.

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