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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Digital divide addio, Renzi: entro il 2020 banda larga per tutti

L'obiettivo del piano, del valore complessivo di ben 12 miliardi di euro, è la copertura completa del territorio. "Già stanziati 4,9 miliardi". Previsto anche che il 50% del territorio sia coperto da banda ultra larga. La velocità di connessione delle reti italiane oggi è fra le più basse d’Europa

Dichiarata servizio universale, per la prima volta al mondo in Finlandia nel 2005 e in seguito in Spagna e Svizzera, la banda larga entro il 2020 anche in Italia sarà per tutti. Il Belpaese, ancora non integralmente connesso con queste modalità, avrà finalmente una copertura totale a 30 Mbps, una velocità maggiore di quella attuale. E' questo l'obiettivo del piano del premier Matteo Renzi, presentato ad agosto del valore di ben 12 miliardi di euro e confermato oggi da Palazzo Chigi: "L'obiettivo da qui al 2020 è coprire il 100%" del territorio italiano con una connessione 'a 30 Mbps' e 'il 50% a 50 Mbps' (banda ultra larga). C'è un fondo dello Stato da 4,9 miliardi di risorse previste dalle delibere Cipe", ha ricordato il presidente del Consiglio, sottolineando nuovamente che "quando porti la banda larga cambia tutto: le aziende non chiedono più quanto è distante il casello autostradale, ma come è la connessione".

La velocità di connessione delle reti italiane oggi è fra le più basse d’Europa. Esattamente un anno fa Infratel Italia S.p.A., società in-house del ministero dello Sviluppo economico e soggetto attuatore dei Piani Banda Larga e Ultra Larga del Governo, ha mappato l'Italia, comune per comune, per conoscere lo stato dei luoghi e trovare i fondi per intervenire nei territori dove si presentano maggiori criticità. Ecco a che punto siamo:

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Secondo Matteo Renzi il Paese sarebbe ad una svolta. Scrive il premier su Facebook: "Oggi insieme ai sindaci di cinque comuni (Perugia, Cagliari, Venezia, Bari, Catania) abbiamo presentato il progetto Banda Ultra Larga di Enel. In sintesi. L'Italia vuole recuperare il tempo perduto sulla rete ad alta velocità. Per correre dobbiamo lanciare le gare per i territori non coperti da interesse di mercato (segnatevi la data del 29 aprile) e contemporaneamente incoraggiare tutti gli sforzi degli operatori privati per dare banda ultra larga agli italiani".

"Ci accusano di voler sbloccare gli investimenti pubblici e privati in Italia? Accusa fondata. Questo è esattamente il nostro obiettivo. Un filo lega Bagnoli a Pompei all'Expo al Bisagno alla Variante di valico alla Napoli Bari all'alta velocità alla Salerno Reggio Calabria per arrivare ai contatori intelligenti di Enel e alla Banda Larga ovunque: è il filo dell'Italia che non si arrende. Che non abbandona il futuro nelle mani di chi sa solo urlare e contestare", conclude Renzi. 

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