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Sabato, 20 Aprile 2024
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Riuso e riciclo sono la stessa cosa?

Entrambi i termini riguardano una gestione ecosostenibile dei rifiuti, ma le azioni sono diverse. Vediamo quali sono le differenze tra i due concetti

Cosa intendiamo per riuso e riciclo? I termini molto spesso sono erroneamente utilizzati per indicare la medesima azione, ma riuso e riciclo sono concetti ben distinti. Entrambi riguardano una gestione ecosostenibile dei rifiuti che permette di limitare al minimo il ricorso alla discarica e all’incenerimento, ma le azioni sono molto diverse.

Riuso, nella definizione che ne da il dizionario “Sabatini Coletti” vuol dire “nuova utilizzazione”. In altri termini significa reimpiegare il medesimo oggetto, ancora non diventato rifiuto, per la stessa finalità per quale erano stati impiegati. Mentre riciclo, sempre secondo il “Sabatini Coletti” significa “recuperare e riutilizzare materiali di scarto e di rifiuto”, con l’obiettivo di ricreare lo stesso prodotto o prodotti diversi. Il primo, quindi, è più immediato, il secondo necessita di una vera e propria trasformazione.

Ma è anche la stessa normativa comunitaria che ad un certo punto ha sentito la necessità di fare l’opportuna distinzione. La direttiva europea 2008/98 sui rifiuti, nata con l’obiettivo di “aiutare l’Unione Europea ad avvicinarsi a una “società del riciclaggio” cercando di evitare la produzione di rifiuti e di utilizzare i rifiuti come risorse”, fa una prima ripartizione fondamentale tra recupero e smaltimento.
Nel primo caso si tratta di operazioni in cui si tende a “sbarazzarsi dei rifiuti”, mentre il principale risultato di un’operazione di recupero dei rifiuti è quello definito all’art. 3 della direttiva quadro ovvero: “qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all’interno dell’impianto o nell’economia in generale”.
All’interno del concetto di recupero la normativa quadro evidenzia poi il riuso e il riciclo che vengono in questo modo definite: trattasi di “«riutilizzo» qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti; «riciclaggio», invece “è qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i materiali di rifiuto sono ritrattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini” (art.3).

Riuso e il riciclo sono spesso accompagnati da un aggettivo, “creativo”, che gli da una connotazione ancora più particolare. In questo caso entra in gioco tutta la nostra fantasia per dare nuova vita ad oggetti che consideriamo di scarto. Ecco allora che da un rotolo di carta igienica può nascere una marionetta per i nostri bambini, oppure dall’unione di vecchi strofinacci da cucina possono nascere tovaglie divertenti.

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