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Giovedì, 25 Aprile 2024
GLI EUROPARLAMENTARI HANNO DETTO SI'

Dieselgate, via libera alla sanatoria: l'Europa raddoppia le emissioni inquinanti

Approvate le modifiche al regolamento che stabilisce i limiti. Ha votato sì anche il leader della Lega Nord Matteo Salvini. Legambiente: "Una scelta assurda, l'Europa dimostra di non vedere l'emergenza smog"

E' caduto nel vuoto l'appello lanciato da Legambiente agli europarlamentari affinchè respingessero la proposta di revisione avanzata dal Comitato tecnico dei veicoli a motore (CMTV) che permette di raddoppiare gli attuali limiti di emissioni inquinanti degli autoveicoli diesel, stabiliti della legge. La modifica al regolamento è passata, anche se con pochi voti di scarto. E' questa quindi la triste conclusione a cui ha portato il dieselgate, lo scandalo delle emissioni truccate che ha interessato la casa automobilistica Volksvagen e che poi si è allargato a macchia d'olio. Nemmeno l'allarme smog, che ha colpito praticamente tutte le città italiane e che negli ultimi mesi è diventato una costante, è servito per far cambiare idea agli eurodeputati. E tra chi ha detto sì alle modifiche ci sono anche gli italiani.

Ecco cosa scrive Marco Zullo, il portavoce del Movimento 5 Stelle al Parlamento europeo su twitter:

LE MODIFICHE APPROVATE. Le auto potranno inquinare di più. I limiti per i NOx, gli ossidi di azoto deleteri per l'aria, salgono per le auto diesel del 110% rispetto a quanto stabilito prima del dieselgate. Le novità, a partire da settembre 2017, saranno applicate fino al 31 dicembre 2018. Successivamente i limiti rimarranno più alti rispetto ad oggi ma 'solo' del 50%. I test saranno veri.

LA POSIZIONE DELL'UE. Secondo la Commissione europea, l'aumento temporaneo dei limiti, oggetto dell'obiezione votata, è giustificato dalla necessità di considerare i dubbi tecnici relativi all'uso dei nuovi dispositivi portatili di misurazione delle emissioni (PEMS), così come i limiti tecnici per il miglioramento - nel breve termine - della performance, in condizioni reali di guida, del rilevamento delle emissioni per le autovetture a diesel attualmente prodotte. "Accolgo quindi con favore la decisione responsabile della Plenaria, che permetterà di proseguire con la nuova procedura RDE, al fine di abbattere le emissioni di NOx delle automobili che, al momento, sono dal 400 al 500% oltre i limiti ufficiali. Abbiamo evitato incertezze, perché l'industria deve ora soddisfare scadenze rigorose, ma sostenibili. In Europa, avremo una migliore qualità dell'aria per i nostri cittadini senza perdere posti di lavoro ", ha commentato il Presidente della commissione ambiente Giovanni La Via.

LA REAZIONE DI LEGAMBIENTE. “Quello che è avvenuto oggi a Bruxelles -  dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente - è veramente assurdo e grave, è una scelta che va deliberatamente contro l’ambiente e la salute dei cittadini ed è solo a favore delle lobby automobilistiche. Mentre gli Stati Uniti diffidano e comminano multe alle case automobilistiche che non rispettano le regole, l’Europa invece dimostra di non aver imparato nulla dalle lezione Dieselgate-Volkswagen e di non vedere l’emergenza smog che attanaglia tante città europee, autorizzando il raddoppio dei limiti delle emissioni dei veicoli. È evidente che si ragiona in termini di condoni: come i condoni edilizi premiano i furbi che si costruiscono le case senza autorizzazione, così prevedere un raddoppio dei limiti delle emissioni per gli ossidi di azoto (NOx) dei veicoli a diesel, che ora passeranno da 80 mg/Km ad oltre 160 mg/Km fino al 2021, significa premiare i furbi a discapito dell’innovazione e della qualità sulle quali le case automobilistiche dovrebbero puntare. Per contrastare l’inquinamento atmosferico - conclude Ciafani – servono anche limiti delle emissioni più stringenti, controlli pubblici più efficaci per evitare che i furbi la facciano franca, e una corretta e completa informazione su inquinamento e consumi”.

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