rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Ambiente

Troppo smog, l'Italia rischia una multa di un miliardo di euro

In Pianura Padana, a Roma e a Napoli i livelli di inquinamento sono peggiori che in Polonia e Bulgaria, Paesi verso i quali la Commissione è già intervenuta

L'Italia rischia una multa di un miliardo di euro dall'Europa per il troppo smog. Le soglie per la concentrazione di particolato Pm10, imposte dalla normativa, sono state infatti abbondantemente superate in tutta la Pianura Padana (Emilia Romagna, Piemonte, Lombardia e Veneto), a Roma e a Napoli. 

A dirlo sono fonti della Commissione europea che stanno monitorando con attenzione l'allarme inquinamento in corso nelle città italiane e che si starebbero preparando ad inviare all'Italia un "parere motivato" sull'argomento. Si tratta del secondo stadio della procedura d'infrazione comunitaria che anticipa il ricorso in Corte Ue di Giustizia. Se si dovese arrivare a questo, come sembra molto probabile, l'Esecutivo comunitario potrebbe chiedere alla Corte di comminare all'Italia una sanzione forfettaria di circa 1 miliardo di euro, più sanzioni pecuniarie aggiuntive per ogni giorno di durata ulteriore dell'infrazione alla direttiva sulla qualità dell'aria. 

In Pianura Padana, a Roma e a Napoli "siamo a circa 100 giorni di superamento del limite massimo giornaliero di 40 microgrammi per metro cubo, il triplo della soglia di tolleranza di 35 giorni all'anno, peggio di quanto succede in Bulgaria e Polonia, due paesi per i quali la Commissione ha già adito la Corte di Giustizia, rispettivamente il 18 giugno e il 10 dicembre scorsi", hanno spiegato le fonti. 

Perchè il caso italiano non è ancora davanti alla Corte Ue. I dati delle concentrazioni di gas inquinanti relativi al 2014 non sarebbero arrivati alla Commissione alla scadenza prevista del 30 settembre scorso e non sarebbero mai stati comunicati quelli del 2013; solo dopo una messa in mora dell'Italia da parte dell'Esecutivo Ue, i dati di entrambi gli anni sono stati finalmente inviati a Bruxelles, il 30 novembre scorso. Da qui il ritardo nell'avvio della procedura d'infrazione.

Come si arriva al calcolo di 1 miliardo di euro per la sanzione. Sono tre i coefficienti oggettivi che determinano l'ammontare complessivo: il coefficiente Paese, che è molto alto per i grandi Stati membri come l'Italia (solo per la Germania è più alto); il coefficiente durata dell'infrazione (per l'Italia siamo a 10 anni di sforamenti, fin da quando entrò in vigore la direttiva qualità dell'aria nel 2005); e infine il coefficiente gravità, che in questo caso è il massimo possibile, trattandosi di violazioni che minacciano direttamente la salute dei cittadini. 

A livello locale, la maglia nera va al Veneto. La regione italiana sarebbe particolarmente inadempiente, sempre secondo le fonti: "tutto è fermo dal 2005, in dieci anni non hanno praticamente fatto niente", nonostante l'obbligo di stabilire e aggiornare periodicamente i piani d'azione per il rispetto delle soglie stabilite dalla direttiva, anche se "risulta che finalmente ora stiano cominciando a muoversi". 

Cosa stanno facendo le città per contrastare l'allarme smog. Per cercare di non sforare le soglie imposte dalla normativa dal 28 dicembre fino ad oggi a Milano è stato indetto il blocco totale del traffico; a Roma lunedì e martedì ci sono state le targhe alterne; a Torino l'amministrazione ha puntato tutto sull'introduzione di un'agevolazione per chi usa i mezzi pubblici: si potrà viaggiare tutto il giorno con un biglietto unico fino al 3 gennaio. I provvedimenti presi però, a quanto pare, non bastano: la qualità dell'aria, secondo l'Arpa, non migliora e le polemiche non mancano

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Troppo smog, l'Italia rischia una multa di un miliardo di euro

Today è in caricamento