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Giovedì, 28 Marzo 2024
INQUINAMENTO

Oms: "Lo smog uccide più di alcol e droga"

Le morti per inquinamento sono al quarto posto tra le cause di decesso: ben l'85% della popolazione vive in aree che non rispettano i limiti di polveri sottili. Tra queste diverse zone del nostro Paese

Non ha una dichiarazione di "emergenza di salute pubblica" come è stato per Zika e Ebola. Eppure lo smog per l'Organizzazione mondiale della Sanità è uno dei "più grandi problemi di salute pubblica mondiali".  Le morti per inquinamento sono infatti al quarto posto tra le cause di decesso, precedute solo da pressione alta, fumo e rischi legati all'alimentazioni. Lo smog precede anche le morti per alcol, droga e malattie sessualmente trasmissibili. L'85% della popolazione mondiale vive in aree troppo inquinate, che non rispettano i limiti di polveri sottili. Tra queste ci sono anche diverse zone nel nostro Paese: in particolare la pianura Padana. 

Anche se i livelli di inquinamento dovessero rimanere costanti i numeri legati a questo problema, avverte l'Oms, sono destinati a peggiorare con l'invecchiamento progressivo della popolazione, perché le persone più anziane sono le più vulnerabili a problemi cardiovascolari, tumori ai polmoni, broncopneumopatie e infezioni polmonari, le principali patologie legate allo smog.

Gli effetti di polveri e gas nocivi non si limitano solo agli anziani, e anzi iniziano prima ancora della nascita. Secondo uno studio recente della Boston University vivere vicino a strade trafficate aumenta il rischio di infertilità dell'11%, e addirittura del 21% in caso di seconda gravidanza. L'esposizione in gravidanza poi riduce il peso alla nascita dei bebè, mentre nei bambini aumentano allergie, asma e altri problemi respiratori. 

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