Rifiuti organici, come trasformarli in fertilizzante grazie all'humus di lombrico
L'idea di creare un Centro di lombricoltura dove trasformare l'organico in fertilizzante è venuta a Giulia Carpi e Marco Calcaprina, trentunenni di Pisa, che hanno presentato i risultati raggiunti dalla loro start-up all'Expo
Agronoma lei, scienziato ambientale lui. Giulia Carpi e Marco Calcaprina, trentunenni di Pisa, vogliono trasformare il problema dello smaltimento dei rifiuti in una risorsa per l’ambiente. Così, insieme a Paolo Burba, imprenditore nel settore agricolo, a San Giuliano Terme hanno creato CLT, Centro di lombricoltura toscano, per riciclare rifiuti organici e trasformarli in fertilizzante naturale.
Tutto grazie all’humus dei lombrichi. “Questa pratica può essere usata sia a livello professionale da aziende agricole, sia a livello più amatoriale, da coltivatori di piccoli orti, appassionati di giardinaggio ma anche in famiglia”, spiega Giulia. La tecnica è semplice: l’humus di lombrichi, appositamente allevati, trasforma i rifiuti organici, dagli scarti di frutta e verdura ai fondi di caffè fino al letame, in un fertilizzante biologico ricco di proprietà nutritive per il terreno, in grado di stimolare la crescita delle piante e aumentarne la resistenza.
All'Expo di Milano 2015 per presentare i risultati fin qui raggiunti presso il Vivaio delle Idee, Marco Calcaprina aggiunge: “Ottima occasione per condividere in maniera efficace con altre aziende tematiche comuni e, perché no, creare insieme nuovi progetti in futuro o intrecciare i rispettivi business”.