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Venerdì, 29 Marzo 2024
MOBILITA' SOSTENIBILE

L'Italia testa l'auto a idrogeno, firmato l'accordo tra il Comune di Venezia e Toyota

Il capoluogo veneto avrà una stazione di rifornimento ad hoc. Marghera, il luogo scelto per l'installazione. Il test durerà tre mesi. Carlucci: "Attraverso questa iniziativa speriamo di indurre Roma a scommettere sul settore"

Venezia punta sulle tecnologie innovative e sulla mobilità sostenibile e lo fa testando Mirai, l'auto ad idrogeno firmata Toyota, appena eletta World Green Car 2016. Va in questo senso la firma del protocollo d'intesa avvenuta oggi tra il sindaco del capoluogo veneto, Luigi Brugnaro, e Andrea Carlucci, amministratore delegato di Toyota Motor Italia spa. Il protocollo prevede anche l'installazione di una stazione di rifornimento "green", che sarà collocata con ogni probabilità a Marghera, non distante dallo stabilimento Eni a Fusina inaugurato pochi anni fa, e un progetto di car sharing che utilizzi vetture ibride. 

In Italia, le auto ad idrogeno non si vendono ancora, a differenza di altri paesi come per esempio la Germania, la Danimarca, la Gran Bretagna e il Belgio, perchè manca un quadro normativo di riferimento per la mobilità a idrogeno. Il protocollo firmato a Venezia è quindi molto importante perchè potrebbe segnare un punto di svolta. "L'idrogeno è la nuova frontiera - afferma Carlucci - ha il vantaggio di costi più ridotti e maggiore autonomia. All'estero si può rifornire però a 700 bar, qui solo a 350. Ma c'è la partita del piano energetico nazionale che si deve chiudere a novembre 2016. Anche attraverso questa iniziativa speriamo di indurre Roma a scommettere sull'idrogeno".

"In Europa lo hanno capito - continua Carlucci - in Germania entro il 2023 ci saranno decine di stazioni a idrogeno, in Danimarca puoi già attraversare tutto il Paese con la Mirai. In Francia e Belgio iniziano a esserci stazioni. Noi pensiamo di lanciare al Paese una grande sfida che deve essere raccolta dalle istituzioni. Con Venezia inizia un percorso certo, sono sicuro che lo realizzeremo perché sentiamo che c'è un partner strategico e serio. Ringrazio Brugnaro per questo atto di fiducia, sono sicuro che lo ripagheremo".

Per Carlucci Venezia è la città ideale per questo protocollo. "Il progetto di mobilità coinvolge terra e acqua - spiega - e mette a fattore le nostre expertise e tecnologie su idrogeno ed elettricità". L'intenzione è di utilizzare la tecnologia più appropriata per ogni "pezzo" di viabilità, dalle bici alle auto, dalle barche alle grandi navi.

Soddisfatto il sindaco Brugnaro: "Toyota per 90 giorni si impegna a presentarci un progetto di mobilità integrata il più ampio possibile. Si impegna a interloquire con Enel ed Eni, perché a Venezia hanno già maturato esperienza negli anni. È il primo progetto di questo tipo in Europa, il primo assoluto sull'idrogeno in Italia. Andrò la settimana prossima a Tokyo per parlare con i dirigenti Toyota, perché crediamo che Venezia possa essere partner di queste realtà private mondiali. Noi crediamo nella tecnologia. Verranno eseguite delle letture puntuali su quello che succederà anche per convincere il governo in vista del nuovo piano energetico di novembre 2016. Potremo offrire così ai cittadini qualcosa di tecnologicamente avanzato e di tangibile, dopo le esperienze maturate anche nel nostro territorio nel recente passato. Rispettando anche l'ambiente".

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