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Sabato, 20 Aprile 2024
MOBILITA' SOSTENIBILE

Bike sharing: è amore per la bici e il gap con l’Europa diminuisce

In Italia sono 132 i comuni che offrono il servizio. Milano è la più fornita, a Genova le bici sono elettriche

In questi ultimi anni in Italia è tornato l'amore per la bicicletta, anche in città che storicamente non sono confortevoli per gli amanti delle due ruote a pedali. Rispetto per l'ambiente, voglia di attività fisica, ma anche una soluzione alla crisi economica che permette di risparmiare i costi dei mezzi di trasporto. Sono questi i principali motivi per cui gli italiani preferiscono pedalare rispetto al muoversi su bus o veicoli privati.

La bicicletta diviene sempre più un servizio che numerosi comuni e città offrono attraverso l'attivazione del servizio di "bike-sharing". La traduzione letterale vuol dire "bicicletta in condivisione", ed è esattamente quello che succede in quanto il servizio permette all'utente di poter pedalare e compiere i suoi spostamenti in città affittando un mezzo di trasporto, in condivisione con tutti coloro che sono iscritti al servizio.  I meccanismi di utilizzo del “bike sharing” sono diversi da città a città, anche se di base vi è l'iscrizione al servizio e prendere fisicamente la bicicletta, presso le varie stazioni distribuite in un area definita, o attraverso un codice personale o con una card magnetica. 

A Milano ad esempio, il servizio si chiama BikeMI, e per attivarlo è sufficiente una registrazione. Dopo aver ottenuto username e password si decide che tipo di abbonamento fare, dal giornaliero all’annuale. Per ogni affitto dopo i primi 30’, si paga 0,50 cent ogni mezz’ora, per un massimo di 2 ore. Il capoluogo lombardo è la città italiana con la più grande rete di bike sharing con oltre 3500 biciclette distribuite in 201 stazioni, piazzandosi al quarto posto in Europa per estensione di area servita, preceduta solo da Parigi, Londra e Barcellona.

In Italia oggi sono 132 le città che dotate di “bike sharing”, tra le quali anche le aree metropolitane di Milano e Napoli. Le pioniere di questo servizio sono state le città di Cuneo e Parma, che storicamente hanno un fortissimo legame con le biciclette. Non solo bici semplici ma anche elettriche sono presenti nei servizi di bike sharing in Italia, come ad esempio a Genova, cosa che permette di affrontare con facilità i dislivelli del capoluogo ligure.

Un sistema di bike sharing metropolitano è quello attivato a Torino. Oltre la città della Mole fanno parte del circuito Bollegno, Grugliasco, Rivoli, Venaria Reale, Alpignano e Druento che permettono di prendere una bici in una stazione qualsiasi di questi comuni e di lasciarla in stazioni di una delle altre cittadine raggiunte dalla pedalata.

Il gap con l'Europa ancora non è colmato, ma si sta lavorando nella direzione giusta, anche perchè il bike sharing sta diventando fondamentale come servizio di trasporto da offrire ai turisti che visitano le nostre città. Bisogna ancora pedalare per raggiungere le città in cui il bike sharing è più funzionale e conveniente, come Londra, Parigi, Berlino, Amsterdam e Nizza ma stiamo andando bene.

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