rotate-mobile
Venerdì, 29 Marzo 2024
mobilità

Coronavirus, mezzi pubblici e mobilità: le 5 misure per il post emergenza

"La ripartenza ha bisogno di soluzioni green innovative e coraggiose per la mobilità, non restituiteci le vecchie città". Legambiente scrive ai sindaci delle città italiane e al presidente dell'Anci Decaro

Mezzi pubblici sicuri con monitoraggi, distanze tra persone, tornelli, mascherine. Più bici e nuove ciclabili in città, sharing mobility, rottamazione auto e mobilità sostenibile. E, poi, smart working e vantaggi fiscali per aziende e lavoratori che scelgono il lavoro agile. "Per superare l'emergenza coronavirus e per far ripartire le città italiane servono risposte e soluzioni eccezionali. Per questo, cari sindaci, non vi limitate all'ordinario, non restituiteci le vecchie città. Il vostro mestiere richiede visione di futuro, soluzioni inedite, capacità di guidare la comunità verso frontiere nuove. E oggi che tutti abbiamo sperimentato una condizione eccezionale, non c'è momento migliore per osare lo straordinario. Insieme ce la possiamo fare".

Legambiente scrive una lettera ai sindaci delle città italiane e al presidente dell'Anci Antonio Decaro indicando ai primi cittadini un pacchetto di 5 misure "sostenibili e concrete" per ripensare la mobilità in città post Covid-19, evitando che "l'auto, le moto e gli scooter siano per i cittadini la soluzione più sicura per proteggersi dal virus e per spostarsi dentro e fuori l'area urbana".

Un pacchetto, quello proposto dall'associazione ambientalista, che prevede: mezzi pubblici più sicuri attraverso monitoraggi, controlli e tornelli per contingentare gli ingressi e garantire le distanze di sicurezza, e prevedendo più risorse per realizzare tutto ciò. Più bici e nuove ciclabili nelle aree urbane replicando, ad esempio, il modello vincente della Bicipolitana di Pesaro e le esperienze che arrivano da diverse città del mondo. E poi, tra le altre misure, il rafforzamento della sharing mobility, auto soprattutto elettriche, bici, e-bike, scooter elettrici e monopattini, attraverso accordi con le imprese per avere più mezzi in città e in più quartieri a costi molto più contenuti; invitando i cittadini a rottamare l'auto e scegliendo la mobilità sostenibile e i bonus green.

Ed infine incentivando sempre di più lo smart working, avviando un dialogo con il governo per prevedere dei vantaggi fiscali per le aziende e i lavoratori che decidono di puntare su lavoro agile e sul mobility management di comunità.

"Le nostre città - dice Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - possono essere un fantastico banco di prova per dimostrare che si può cambiare il mondo in meglio, sperimentando le vie green verso nuovi modelli di sviluppo. Occorre intervenire subito su quelle misure che hanno una valenza sanitaria e ambientale e che possono dare delle risposte alle regole imposte dal Covid19. Con queste 5 misure che proponiamo ai sindaci, milioni di lavoratori, studenti e famiglie potranno muoversi da subito in maggiore sicurezza e libertà contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra. Per far ciò è indispensabile un impegno da parte di tutti, cittadini, sindaci, società di trasporto e governo, consapevoli che il Paese oltre ad un decreto Cura Italia, ha bisogno anche di provvedimenti che mettano al centro le città e i comuni perché è da qui che bisogna prima di tutto ripartire".

Mobilità post emergenza coronavirus: le 5 misure concrete di Legambiente

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus, mezzi pubblici e mobilità: le 5 misure per il post emergenza

Today è in caricamento