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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Mobilità: in aumento ciclisti e pedoni, ma l'auto rimane il mezzo più usato

Il percorso verso la sostenibilità è lento: il 24% degli italiani non usa i mezzi pubblici. Il ministro Galletti: "Abbiamo i fondi, i Comuni si attivino per presentare progetti"

Nelle città metropolitane italiane ci si muove ancora prevalentemente in auto e molto meno a piedi o in bici e con i mezzi pubblici. Pur essendo in diminuzione, gli spostamenti in auto e moto fanno registrare un dato pari al 68,4%. E' quanto emerge dalla ricerca 'Gli stili di mobilità degli italiani: il percorso (lento) verso la sostenibilità', realizzata dall'area Studi dell'Anci che ha messo a confronto i dati dei censimenti Istat 2001 e 2011, quelli sempre Istat sulla mobilità urbana 2014 e i numeri dell'Osservatorio Audimob 2014 dell'Isfort. I dati sono stati presentati questa mattina nel corso della prima giornata della II Conferenza nazionale sulla Mobilità sostenibile in corso di svolgimento a Catania. 

I PENDOLARI O CITY-USERS. Sono oltre 1.700 mila i non residenti nelle città metropolitane che ogni giorno, per motivo di studio e lavoro, entrano nei capoluoghi. Le loro auto messe in fila creerebbero ogni giorno un serpentone di 6.800 chilometri; in pratica coprirebbero la distanza che c'è tra Milano e Pechino. Milano è il capoluogo più gettonato: ogni giorno accoglie circa 470 mila pendolari, seguono Roma e Napoli 196.320.

TRASPORTO PUBBLICO. Sale la richiesta di trasporto pubblico ma è ancora alta la percentuale di chi non usa il trasporto pubblico: bel il 24% degli italiani, secondo i dati dell'Istituto Piepoli. Si registra a Milano la percentuale più alta dei cittadini (44,2%) che, per gli spostamenti casa-lavoro e casa-studio, usano di più i mezzi pubblici. Seguono Napoli (35,1%) e Genova (34%). Più indietro Genova (34%), Venezia (32,7%) e Roma, ferma al 29,9%. Il dossier conferma la tendenza positiva (anche se con percentuali diverse) del numero di cittadini che utilizzano i mezzi pubblici per i loro spostamenti,  confermata anche dai dati 2014 di Audimob che conferma un'attenzione sempre maggiore all'uso del trasporto collettivo. Tuttavia nelle città diminuiscono i chilometri per abitante con una variazione tra il 2011 e il 2014 che tocca picchi del -21% a Torino, -17,9% a Catania e -14,8% a Roma. In controtendenza Cagliari che registra un +18,4% e Messina con un +5,2%. Alla richiesta di maggior trasporto pubblico si affianca il calo generalizzato delle immatricolazioni.

INQUINAMENTO E AUTO ELETTRICHE. L'area Studi dell'Anci ha rielaborato i dati Istat sulla qualità dell'ambiente urbano 2014. Sebbene il valore sia stato superato in molte città, si assiste a un miglioramento generalizzato nel tempo rispetto ai giorni di sforamento per inquinamento da polveri sottili. In questa speciale classifica, prendendo a riferimento il quinquennio dal 2008 al 2013, in tutte le città metropolitane si assiste ad un minor sforamento dei parametri, con punte di eccellenza a Reggio Calabria, Messina e Catania. Sempre sul versante mobilità ‘pulita', la ricerca Anci ha indicato i numeri sulla diffusione delle auto elettriche. Nel 2015 se ne contano 4.584 di cui 1.359 immatricolate nelle città metropolitane. La città che conta più immatricolazioni è Roma (612), seguita da Milano (316) e Torino (88). Più indietro le altre con Palermo (74) e Catania (35) in testa per quanto riguarda le città metropolitane del Mezzogiorno.

RETE CAR SHARING. Secondo i dati Istat 2014, l'offerta di auto condivise a postazione fissa nel 2014 ha raggiunto nelle Città metropolitane gli 808 veicoli (erano 586 nel 2011) anche se si registra una flessione rispetto al 2013 quando i veicoli disponibili erano 863. È Milano ad averne di più (351), seguita da Roma (122) e da Torino (120). Sempre sul versante car sharing ma di libera circolazione, i due maggiori operatori del settore sono presenti in cinque delle 14 Città metropolitane (dati Car2Go e Enjoy), con un complesso di quasi 3.200 vetture con 680 mila clienti registrati al servizio per un totale di 90 milioni di chilometri percorsi complessivamente dalle macchine.

COSA CHIEDONO I CITTADINI. Secondo gli abitanti delle grandi città, le nuove modalità di trasporto sostenibile come bike sharing o car sharing sarebbero senz’altro utili. Ma tra di essi sono ancora pochi, pochissimi, coloro disposti a utilizzarli per i propri spostamenti in città. Nel mezzo pubblico, piuttosto, i cittadini individuano la modalità prevalente - ma anche le più forti istanze - per una mobilità sostenibile. Le città, poi, chiedono a gran voce i cittadini, devono dotarsi di percorsi sicuri e protetti per le biciclette: e non è un caso se il numero di ‘ciclisti’, già esiguo, si è dimezzato nel corso di un solo anno. E’ quanto emerge, in estrema sintesi, dai sondaggi fatti dall’istituto Piepoli su input dell’Anci.

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE. Secondo Galletti, i sindaci sono nelle condizioni di fare attività strutturali, sia in termini di mobilità sia di efficientamento energetico: “Abbiamo i fondi, i Comuni si attivino per presentare progetti. Abbiamo 35 milioni di euro per finanziare progetti casa-lavoro e casa-scuola. Possiamo partire con la gara a settembre per chiudere entro la fine dell'anno. Io faccio i bandi, i Comuni vengano a prendere questi soldi e li spendano subito”.
 

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