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Venerdì, 19 Aprile 2024
MOBILITA' SOSTENIBILE

Non riesci a rinunciare all’auto? Ecco come diventare un eco driver

Guidare in modo sostenibile è possibile con il progetto Ecopatente, nato con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani al rispetto dell’ambiente e a una guida più sicura, è giunto alla quinta edizione

Quando parliamo di mobilità sostenibile la prima cosa che viene in mente sono le modalità di spostamento che risultano meno impattanti per l’ambiente: la bicicletta, i mezzi di trasporto pubblici, il car sharing e il bike sharing. Ma si sa, l’Italiano difficilmente riesce a rinunciare alla sua automobile: ad affermarlo l’ultimo studio dell’Aci “Rottamazione e rinnovo del parco circolante: una strada per lo sviluppo, la sicurezza e l'ambiente” presentato alla stampa lo scorso 28 ottobre.

Secondo il rapporto infatti, “Il parco veicolare italiano registra alcuni fra i valori più elevati nel rapporto vetture abitanti: in Italia sono presenti 621 autovetture ogni 100 abitanti”.

Negli ultimi dieci anni, evidenzia lo studio, il parco veicolare nazionale, già consistente in relazione al rapporto con gli altri Paesi europei, è ulteriormente incrementato. A livello assoluto il totale dei veicoli nel periodo 2003-2013 ha registrato un +12,59%, con una crescita tendenzialmente più elevata nei primi 5 anni del decennio.

Altro elemento importante è che oltre il 53% dei veicoli in circolazione è ancora alimentato a benzina, contro il 40% di quelli a gasolio. Marginale la quota dei veicoli ad alimentazione mista (benzina-gas liquido e benzina-metano mentre risulta ancora irrilevante la quota di veicoli alimentati con motore elettrico-ibrido.

Se proprio non si riesce a rinunciare alla macchina, almeno possiamo cercare di rendere questo mezzo il meno impattante possibile: il primo passo, sicuramente, è quello di scegliere, se possibile, automobili a gas o a metano o anche a alimentazione mista. Ma anche con una classica automobile alimentata a benzina possiamo  adottare comportamenti che possono contribuire a essere meno impattanti sull’ambiente. Comportamenti che si possono imparare anche a scuola guida con l’Ecopatente.

Giunto alla sua quinta edizione, il progetto Ecopatente è ideato e gestito da CSE Italia srl e promosso da Legambiente Onlus con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nato con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani al rispetto dell’ambiente e a una guida più sicura, si tratta di un corso gratuito sia per gli istruttori, che diventano eco coach (eco formatori) che per i patentandi. Questo non va a sostituirsi alla classica licenza di guida ma è parte complementare delle lezioni teoriche del corso di conseguimento della patente.

Durante le normali lezioni di teoria, si imparerà, fra le altre cose, l’importanza della manutenzione regolare della propria automobile, e quali sono le tecniche migliori per guidare ottimizzando il consumo di carburante emettendo, in questo modo meno, Co2 nell’aria. Dopo il corso i candidati devono sostenere un ecoquiz di verifica, superato il quale si riceve l’“ecopatente”. Grande novità di questa edizione è la possibilità anche per chi ha già la patente di poter seguire questi corsi. Dal 2009 gli Ecopatentati sono stati circa 50mila. Per diventare un eco driver è sufficiente trovare l’autoscuola che aderisce all’iniziativa e iniziare a seguire il corso.

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