“Bookabook”: dai manoscritti inediti alla community di lettori attraverso il crowdfunding per un'editoria innovativa
Una community di lettori accompagna i manoscritti inediti, dalla fase di editing alla loro eventuale pubblicazione, che si raggiunge con l'obiettivo di 200 copie pre-ordinate; nel primo semestre 2020 "Bookabook" ha registrato oltre 23.500 pre-ordini, pari al 21,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente
Storie, intrecci e spunti narrativi in dialogo diretto e progressivo con il loro potenziale lettore, il quale interagisce attivamente nella loro estensione: la casa editrice “Bookabook” nasce nel 2014 come startup sperimentale, ma si trasforma presto in pmi innovativa, raccogliendo circa 90.000 lettori, pubblicando oltre 250 libri e vendendo più di 50mila copie nel solo 2019. Il meccanismo è semplice: i libri raggiungeranno gli scaffali delle librerie se centreranno l’obiettivo di 200 copie pre-ordinate, mentre una community di lettori accompagna i manoscritti inediti, dalla fase di editing alla loro eventuale pubblicazione, che si realizza o meno sulla base dunque di un unico criterio, quello meritocratico.
“Nella mia vita precedente insegnavo Sociologia del diritto all'Università degli Studi dell'Insubria di Varese - racconta Tomaso Greco, cofondatore di "Bookabook", - quando nel 2013 nell’ambito del mio percorso universitario mi sono imbattuto in una ricerca sul crowdfunding, in quel momento un tema molto innovativo in Italia. Partendo poi dall’enorme passione per l’editoria che condivido con la mia co-founder Emanuela Furiosi, abbiamo pensato di applicare il crowdfunding a questo settore, che stava vivendo un periodo nero. Abbiamo riscontrato che il lettore non solo gradisce questo tipo di modalità ma desidera essere coinvolto in modo più attivo e diretto nella vita del libro. Nel 2014 partiamo, non senza le difficoltà iniziali, fin quando non entriamo nel grande acceleratore di startup “Rockstart” ad Amsterdam, che ha un programma verticale sull’editoria, da qui assumiamo senz’altro una dimensione più solida, divenendo via via una pmi innovativa in espansione”.
Tomaso Greco, cofondatore di "Bookabook"
In questa sorta di libreria virtuale, il lettore accede a una community che si anima delle sue preferenze, accede alle bozze, scambia opinioni “accede idealmente allo “scrittoio dello scrittore”, suggerisce Tomaso. Infatti, i testi che hanno maggior risalto, sono spesso “aperti” ai commenti: i lettori sono inclini all’interazione con l’autore aperto al confronto, osservando l’evoluzione del libro che prende forma.
“La nostra idea è proprio quella che nell’ambito dell’editoria ci fosse spazio per un’esperienza più partecipativa e coinvolgente per il lettore, inteso non come semplice consumatore passivo. Inoltre, non crediamo molto nella contrapposizione tra reale e virtuale: La libreria è insostituibile, così come il contatto umano e il rapporto diretto, i nostri sono strumenti in più e non alternativi a quelli classici. Noi ci poniamo come una fucina di talenti, nasciamo on line ma viviamo nelle librerie e non ci poniamo in alcuna contrapposizione con le case editrici tradizionali, con cui al contrario lavoriamo spesso in sinergia”. Così è stato, di recente, con “Quasi Padre” di Christian Bergamo, oggi edito da Longanesi.
Di questa inclinazione alla “trasposizione” nel reale, è testimonianza l’appuntamento annuale la "Lunga notte dei lettori", un evento a cura della casa editrice dedicato ai lettori, tra libri, incontri, giochi letterari e musica, così come l’iniziativa “#promettimiunlibro”, lanciata durante il lockdown, che consentiva di scaricare gratuitamente un ebook in cambio dell’impegno morale di acquistare un libro in libreria, di qualsiasi editore, una volta possibile. “I libri vivono se hanno una comunità alle spalle e un passaparola, l’idea era quella di incentivare chi ama la lettura nel fare un gesto concreto e decisivo per sostenere i librai”.
E a proposito di crowdfunding, nel primo semestre 2020, mentre la maggior parte delle attività culturali ha registrato una battuta d'arresto anche a causa dell'emergenza Covid-19, "Bookabook" ha invece registrato oltre 23.500 pre-ordini, pari al 21,4% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Come “legacy” concreta di quel periodo, la casa editrice ha pubblicato “Reboot. Lettera d’amore a Milano”, un’antologia collettiva di racconti a cura di Annarita Briganti, realizzata durante la pandemia da scrittori, giornalisti e blogger per raccogliere fondi a sostegno del capoluogo lombardo: “Possiamo definirlo una lettera d’amore alla città che si rimette in piedi, scritta attraverso i contributi di 22 autori ognuno con il suo stile, dalle poesie ai racconti brevi, dall’autobiografia alla narrativa, dalla poesia alla prosa”, racconta Tomaso.
Per i lettori è sempre disponibile una rosa di libri tra cui scegliere, da un lato quelli in crowdfunding, che permarranno lì per campagne di 100 giorni, e dall'altro i pubblicati, entrambi suddivisi per generi, dal giallo al rosa, dai saggi alla narrativa. Una sezione poi, è dedicata a chi volesse proporre il proprio manoscritto: “dopo una fase di pre-indagine interna, che ci permette di individuare ad esempio che tipo di pubblico può avere il libro, parte la campagna di crowdunfing nel quale in passaparola diventa determinante”. Il meccanismo è quello tipico del crowdfunding: si sostiene ciò che si apprezza, acquistando il prezzo di copertina, così da pre-ordinare i manoscritti inediti nel formato che preferiscono, cartaceo o ebook.