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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Dalle soluzioni cloud alla supply chain, quali sono le tecnologie chiave del 2021 per business agili e innovativi

Con la pandemia globale le aziende hanno riconosciuto la necessità urgente di ripensare e riconfigurare i loro business model e i processi per un mercato in evoluzione, introducendo tecnologie agili e flessibili che possano semplificare le nuove sfide

Se il 2020 ha visto imprese e persone di tutto il mondo affrontare sfide completamente nuove, coinvolgendo variabili transitorie e inaspettate, non è un mistero che i team e i piani di crisi aziendali non erano preparati a gestirle. Mentre alcune organizzazioni sono state in grado di reagire velocemente e con successo a queste nuove realtà, molte hanno faticato, non disponendo di tecnologie agili e flessibili e dei processi interni necessari per affrontare le sfide odierne che cambiano di giorno in giorno.

Con il progredire della pandemia, le organizzazioni di tutte le dimensioni, in tutti i settori, hanno riconosciuto la necessità urgente di ripensare e riconfigurare i loro business model, i processi e le supply chain (la gestione della catena di distribuzione riguarda diverse attività logistiche delle aziende, con l'obiettivo di controllare le prestazioni e migliorarne l'efficienza, ndr) non solo per un cambiamento del mercato, ma del mondo intero. Con la progressiva erogazione dei vaccini in tutto il mondo, per le organizzazioni è il momento di concentrare i loro sforzi sulle aree chiave delle loro attività che le aiuteranno a ritrovare l’equilibrio e a pianificare il futuro. Al centro di questi piani devono esserci sistemi, processi e persone che incoraggino il cosiddetto agility & innovation business.

Ovviamente la tecnologia ha giocato un ruolo importante nella capacità di molte organizzazioni di superare le sfide del 2020, ma quali sono le tecnologie chiave che continueranno a essere importanti per i brand?

Flessibilità, agilità e innovazione devono essere in primo piano quando si tratta di guidare il business dopo le esperienze degli ultimi 12 mesi. Tuttavia, questo cambiamento è più evidente nell'industria della supply chain con la sua adozione dell'architettura a microservizi e delle soluzioni cloud

Essenzialmente, passare ai microservizi, significa investire in agilità da parte dell’impresa e, come abbiamo visto negli ultimi 12 mesi, questa è stata una delle qualità determinanti che le organizzazioni (private e pubbliche) hanno dovuto abbracciare durante la pandemia. Come per ogni nuovo investimento tecnologico, tuttavia - e forse più che mai durante una pandemia globale - è fondamentale assicurarsi che i benefici e i rischi si allineino con gli obiettivi generali.

Un'architettura di microservizi di successo è più complessa delle architetture IT tradizionali, tuttavia, porta anche del potenziale per accelerare i cicli di vita dello sviluppo e supportare la scalabilità, sia che si tratti di dati volatili basati su cloud, di periodi di vendita sostenuti, di picchi dell’e-commerce, di pianificazione flessibile del trasporto e della consegna o semplicemente delle sfide della forza lavoro del magazzino. 

Storicamente, le organizzazioni con gli ambienti IT più tradizionali e rigidi erano riluttanti ad apportare modifiche alle singole applicazioni, temendo che se una sola funzione o componente non avesse funzionato, l'intera applicazione si sarebbe bloccata. Quando si usano i microservizi, tuttavia, invece di implementare l'intera applicazione solo nel momento in cui ogni modulo tecnico è pronto, i team IT possono distribuire i rispettivi servizi in modo indipendente senza aspettare che il resto del team finisca i propri moduli individuali.

Questo significa che un retailer o un team della supply chain può ottenere la capacità di cambiare e re-implementare la tecnologia a sostegno di una specifica esigenza operativa in quel preciso momento, un fattore determinante come abbiamo visto nel corso della pandemia, con la natura imprevedibile del comportamento dei consumatori.

Se le soluzioni attuali dell’IT costringono l’impresa a dedicare troppa attenzione ai computer e ai problemi di archiviazione dei dati, allora sarà difficile affrontare le sfide immediate del cambiamento dei consumatori o l'evoluzione a lungo termine degli obiettivi aziendali.  Il vantaggio principale delle soluzioni cloud native è quello di ridurre il tempo tra la formazione di un'idea di business e la sua messa in produzione, con l'architettura cloud native che funziona meglio quando i dati sono altamente imprevedibili o temporanei – esattamente come abbiamo visto negli ultimi mesi.

Dal boom dell'e-commerce alla crescente popolarità di “nuove” opzioni di acquisto come l'acquisto online o il ritiro in negozio, un approccio cloud first è la chiave per essere in grado di sfruttare e implementare innovazione e nuove soluzioni che soddisfino i requisiti dei mutevoli scenari business. Essere cloud native permette a un'organizzazione la flessibilità di scegliere quali parti dell'applicazione astrarre, il che significa che le applicazioni possono essere progettate meglio per gestire frequenze più alte di cambiamenti (inclusi scalabilità e guasti), e meglio in grado di gestire le sfide di business che beneficiano della modularità delle applicazioni. 

Questo livello di flessibilità permette alle aziende di promuovere una cultura che è più favorevole alla promozione di idee innovative non solo all'interno dell'IT, ma anche in tutta l'organizzazione. E da nessuna parte abbiamo visto l'importanza di questo approccio flessibile e agile, così tanto come negli ultimi 12 mesi, sia nel retail che nella supply chain.  

In un momento in cui il comportamento dei clienti sta cambiando a un ritmo così rapido - in direzioni spesso impreviste - le tecnologie basate su cloud possono garantire che intere reti di supply chain abbiano la flessibilità e l'agilità per adattarsi, innovare, sfruttare e implementare soluzioni per soddisfare queste aspettative variabili – un must per tutti i brand lungimiranti che guardano oltre il 2021.

La pandemia ci ha palesato la consapevolezza di non poter prevedere o prevenire altri eventi del genere. Quello che si può fare è limitare gli effetti sulla società e sul commercio globale, assicurandosi che la tecnologia a supporto di supply chain e imprese sia in grado di sfruttare e portare l'innovazione sul mercato, velocemente, anche durante i momenti più difficili. 

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