I big del web si schierano con la sostenibilità: Fb e Google impegnati ad arginare i cambiamenti climatici
A seguito degli incendi che stanno devastando vaste aree della California, le grandi industrie tecnologiche accelerano nei confronti delle tematiche green: Google annuncia di impegnarsi a utilizzare energia "carbon-free", Facebook lancia un centro informazioni sulla climatologia
Alcuni anni fa un’inondazione ha devastato Chennai, la città in cui sono cresciuto. Vedere le immagini di quel luogo - che durante la mia vita aveva attraversato periodi di estrema siccità - ricoperta di acque alluvionali, mi ha davvero fatto sentire l’impatto del cambiamento climatico molto più vicino di quanto già sia. Comincia così, il lungo post del Ceo di Google Sundar Pichai, in cui rivela la progettualità dell'azienda legata ai cambiamenti climatici.
La scorsa settimana - continua - molti di noi si sono svegliati con un cielo arancione nella California settentrionale a causa dei vicini incendi, che ora continuano a imperversare lungo la costa occidentale degli Stati Uniti. So che altre persone in Australia e Brasile hanno recentemente vissuto eventi simili, e purtroppo non saranno gli ultimi.
È probabilmente da ricondurre agli incendi che stanno devastando vaste aree della California e di altri Stati della costa occidentale, l'accelerazione delle grandi industrie tecnologiche nei confronti delle tematiche legate alla sostenibilità. Così, Google annuncia di impegnarsi a utilizzare energia "carbon-free", dunque senza emissioni di carbonio, 24 ore su 24, 7 giorni su 7, entro il 2030: ciò significa che ogni email inviata su Gmail, ogni domanda posta al Motore di Ricerca, ogni video visto su YouTube e ogni ricerca su Maps per trovare il percorso migliore utilizzeranno energia pulita in qualunque ora di qualunque giorno. Questo impegno ambientale genererà oltre 20.000 nuovi posti di lavoro per l'energia pulita e nei settori associati, negli Usa e nel resto del mondo, entro il 2025.
Google, si impegna inoltre a investire in tecnologie che aiutino i partner e le città a fare scelte sostenibili, per esempio investendo nelle aree industriali per rendere disponibili gigawatt di nuova energia senza emissioni di carbonio: nello specifico, si è impegnata ad aiutare oltre 500 città e governi locali a ridurre le proprie emissioni di carbonio per un totale di 1 gigatone all'anno entro il 2030, l'equivalente delle emissioni di carbonio di un Paese grande come il Giappone.
Se a luglio anche Apple ha annunciato la sua svolta green, impegnandosi, sempre entro il 2030 a diventare totalmente carbon free in tutte le sue attività nella catena di fornitura della produzione e nel ciclo di vita del prodotto, adeso scende in campo anche Facebook lanciando un centro informazioni sulla climatologia, che raccoglie notizie fornite da fonti autorevoli insieme alle buone pratiche per ridurre l'impronta ambientale. L'iniziativa - attiva da subito in Usa, Gb, Francia e Germania - arriva in vista della Settimana del clima, in programma dal 21 al 27 settembre.
Nel dettaglio il centro informazioni sul clima fornirà materiale informativo da fonti attendibili come come il Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico e il Programma ambiente dell'Onu, l'organizzazione meteorologica mondiale, l'agenzia Usa per la meteorologia e il servizio meteorologico del Regno Unito. "Come abbiamo visto con gli incendi violenti nella costa occidentale degli Stati Uniti e le inondazioni nel Sud Sudan e in Asia meridionale, è chiaro che il cambiamento climatico è reale e la necessità di agire diventa ogni giorno sempre più urgente", scrive il Ceo Mark Zuckerberg in un post in cui evidenzia gli impegni di Facebook per l'ambiente.
"Per rispettare l'Accordo di Parigi limitando l'aumento delle temperature a 1,5 gradi centigradi, le emissioni globali nette dovranno essere zero entro il 2050. Per aiutare a raggiungere questo obiettivo - sottolinea Zuckerberg - le operazioni mondiali di Facebook raggiungeranno le emissioni zero entro il 2020, e prevediamo di arrivare alle emissioni zero in tutta la nostra filiera nel 2030".