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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Dal turismo spaziale ai lanci in orbita: Space Economy, tutte le opportunità di un settore in ascesa

Tante possibili applicazioni e nuovi servizi da tecnologie e dati satellitari in settori tradizionali come agricoltura, sanità, assicurazioni, utility e logistica, e in ambiti di frontiera come space mining e turismo spaziale: sono alcuni dei risultati della ricerca dell’Osservatorio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano, che si concentrano sugli ultimi trend

Spinge la digitalizzazione creando l’infrastruttura necessaria all’innovazione digitale in molti ambiti e contribuendo a ridurre il digital divide attraverso l’Internet satellitare. Innova i modelli di business, attirando un numero crescente di startup capaci di raccogliere 4,8 miliardi di dollari di finanziamenti a livello internazionale nel solo 2020. Consente di offrire nuovi servizi innovativi, con sperimentazioni in diversi settori tradizionali come sanità, agricoltura, utility, assicurazioni e logistica e trasporti, e in altri di frontiera, come lo space mining e il turismo spaziale. Cresce il numero di satelliti in orbita: circa 6.000, di cui quasi 2.800 operativi, il 54% a uso commerciale, il 16% governativo, il 13% militare, il 5% civile; la metà sono satelliti di telecomunicazione (49%), il 29% è attivo nel monitoraggio del pianeta e della sua atmosfera, il 12% nello sviluppo tecnologico e il 6% nella navigazione satellitare.

Oggi la Space Economy - la catena del valore che genera prodotti e servizi innovativi a valore aggiunto partendo da infrastrutture spaziali e tecnologie digitali - non è più solo frontiera dell’innovazione tecnologica, ma anche dell’innovazione di business, con importanti opportunità per imprese, istituzioni e cittadini. Ma le imprese che fanno parte dell’ecosistema dello spazio – la tradizionale industria spaziale, i fornitori di servizi digitali e le aziende End User interessate alle applicazioni finali – hanno appena iniziato a coglierne il potenziale.

A livello globale gli investimenti governativi nella space economy sono pari a circa 90 miliardi di dollari, di cui poco meno della metà negli Stati Uniti. In Italia gli investimenti sono molto inferiori (1,13 miliardi nel 2018), ma lo spazio è al centro della strategia del Paese: è uno dei sette paesi a essersi dotato di un’agenzia spaziale con un bilancio superiore al miliardo, è quinta al mondo e seconda in Europa per spesa in space economy in rapporto al PIL (0,55%) ed è il terzo contribuente dell’Agenzia Spaziale Europea nel 2020 con 665,8 milioni di euro, dietro a Germania (1311,7 milioni) e Francia (981,7 milioni). Per spingerne ulteriormente lo sviluppo il governo ha varato il Piano Strategico Nazionale Space Economy, del valore di 4,7 miliardi di euro.

Sono i risultati della ricerca dell’Osservatorio Space Economy della School of Management del Politecnico di Milano, diffusi negli scorsi giorni. “Un numero sempre maggiore e diversificato di attori guarda alla Space Economy con crescente interesse per l’impatto che può avere su svariati settori – affermano Paolo Trucco e Franco Bernelli Zazzera, Responsabili scientifici dell’Osservatorio Space Economy -. L’unione fra le tecnologie spaziali e digitali produrrà trasformazioni radicali a livello industriale, innovando processi, prodotti e servizi, modelli di business, e portando alla nascita di nuove imprese e all’ingresso di nuovi attori tradizionalmente non legati all’industria dello spazio. Le imprese che riusciranno a coglierne le opportunità aumenteranno la propria competitività sui mercati globali e saranno più capaci di rispondere ai bisogni futuri della società”.

“Oggi la Space Economy non è più un tema per ‘addetti ai lavori’ circoscritto all’industria spaziale. Parliamo di una vera nuova economia che coinvolge fornitori di servizi e aziende di settori molto diversi fra loro – affermano Angelo Cavallo e Antonio Ghezzi, Direttori dell’Osservatorio Space Economy -. Molte sono le sperimentazioni in atto, alcune anche in fase matura. Il mercato, però, si trova a uno stadio iniziale e il potenziale è ancora tutto da cogliere. Sono molte le imprese che oggi ancora non sanno di poter implementare dei servizi space-based: un modo per poter innovare la loro offerta ed essere più efficienti facendo leva sulle tecnologie dello spazio opportunamente combinate con tecnologie digitali”.

Gli ambiti della Space Economy – I player che compongono l’ecosistema della Space Economy operano principalmente in quattro ambiti. La Earth Observation, l’infrastruttura e i servizi che consentono agli utenti di monitorare la Terra e la sua atmosfera grazie all’elaborazione di dati ottenuti da satelliti, con i quale si possono definire servizi a valore aggiunto in settori prima non toccati da queste tecnologie, come agricoltura, meteorologia, pesca, assicurazioni, finanza, energia, sanità. La Satellite Navigation, ossia l’infrastruttura e i servizi che permettono agli utenti di determinare la propria posizione, velocità e tempo attraverso i dati satellitari di posizione, particolarmente utilizzata nei trasporti. La Satellite Communication, cioè infrastruttura e servizi che permettono la trasmissione di segnali delle telecomunicazioni radio. L’Accesso allo Spazio, infine, è l’insieme delle attività per l’esplorazione spaziale, a partire dal lancio di satelliti e sonde fino al controllo delle operazioni.

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