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Giovedì, 25 Aprile 2024
Digital life

Università, studenti favorevoli alla Dad. Ma pesano “connessione lenta” e tecnologia obsoleta

Su un campione di 1200 studenti intervistato da "Quaestiones" a proposito della didattica a distanza nelle università il 40% rileva come difficoltà maggiore la “mancanza di una linea internet veloce”. Per il 20% l’ostacolo maggiore è rappresentato dall’utilizzo di dispositivi tecnologici obsoleti

La didattica a distanza nelle università “rappresenta il futuro in un’ottica di digitalizzazione della formazione”. Ne sono certi gli studenti italiani che hanno risposto al sondaggio di "Quaestiones", una community virtuale in cui sono raccolti appunti e domande d'esame per universitari. Il 67% del campione intervistato, composto da studenti delle varie facoltà delle università italiane, si è detto favorevole alla didattica a distanza. 

Ma sugli studenti italiani pesa l’arretratezza digitale. Per il 40% la difficoltà maggiore è rappresentata dalla “mancanza di una linea internet veloce”, una medesima percentuale rileva “la mancanza di uno spazio adeguato in cui studiare”. Per il 20% l’ostacolo maggiore è rappresentato dall’utilizzo di dispositivi tecnologici obsoleti. 

Il 65% degli studenti che hanno risposto al sondaggio pensa che le università “indossando i dispositivi di protezione personale e mantenendo le distanze” siano luoghi “sicuri”. Dell’avviso contrario il restante 35% per il quale non bastano mascherine, igienizzanti e distanziamento. Segue le lezioni da casa il 96% . Solo il 4% del campione di 1200 studenti intervistati preferisce la biblioteca. La Dad ha svuotato i quartieri universitari delle grandi città, l’indagine lo conferma: il 64% dei fuorisede che hanno risposto al sondaggio lanciato dalla community degli universitari italiani è tornato nel comune di residenza e segue da lì le lezioni online. 

Numerosi però gli ostacoli riscontrati nello svolgimento della didattica a distanza. Il 47% degli studenti lamenta una “maggiore difficoltà nell’apprendimento”. Colpa della mancanza di un rapporto personale con i docenti (22,5%) e del confronto diretto con i compagni di corso (72,5%). 

“Anche la stabilità dei sistemi su cui girano le piattaforme su cui l'Università carica lezioni e materiali andrebbe migliorata” - commenta uno degli studenti intervistati. Per un’altra studentessa sarebbero poi necessarie “risposte più rapide da parte dei professori”. “Preferirei che si potesse scegliere: non solo didattica a distanza ma anche in presenza, solo per chi vuole”. C’è poi chi preferirebbe addirittura un cambio radicale nelle lezioni: “Si alle lezioni registrate, no alle lezioni live”. 

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