rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Startup e dintorni

Xtribe è l’e-commerce di "quartiere": un'app per comprare, vendere, noleggiare e barattare prodotti e servizi a Km 0

Avere in tasca l'economia locale e senza commissioni è possibile con Xtribe, una realtà che prosegue la sua ascesa: oltre 700.000 download, 5.000 profili store paganti e in iter per la quotazione nella Borsa statunitense

Dalla maglia autografata di Totti alla Fiat Cinquecento, dalle lenti a contatto ai fumetti da collezione, fino alle prestazioni occasionali di idraulici ed elettricisti ma anche avvocati o commercialisti: Xtribe è una piattaforma composita, con un ampio raggio di offerta ma a una condizione, la prossimità territoriale.

Ciò significa che tramite app disponibile per iOS e Android, è possibile comprare, vendere, noleggiare e barattare prodotti e servizi a Km 0, nel giro di pochi minuti, senza ricorrere a un ordine con commissioni sul metodo di pagamento e a una spedizione con i relativi costi e tempi dei corrieri. “Con Xtribe vogliamo fare proprio questo - racconta Mattia Sistigu, founder e chief operating officer di Xtribe - mostrare alle persone il numero immenso di prodotti e servizi nelle loro vicinanze, facilitando e rendendo il più economico possibile lo scambio. Ciò che è utile non è sempre al di là dell’oceano, ma può essere disponibile nel negozio di fiducia o nel centro commerciale sotto casa”. 

Sfruttando al meglio la geolocalizzazione, quindi, l’applicazione permette al potenziale acquirente di individuare i prodotti e servizi in vendita nelle immediate vicinanze. Una volta trovato ciò che occorre e il negozio o il privato che lo possiede, ci si può recare fisicamente sul posto ed effettuare l’acquisto, anche se presto, per le grandi città, saranno disponibili dei fattorini di prossimità. Gli accordi e le richieste di informazioni possono verificarsi attraverso un sistema di chat integrata.

Xtribe è l’e-commerce di "quartiere": un'app per comprare, vendere, noleggiare e barattare prodotti e servizi a Km 0

In vista della riapertura dei negozi, dato che gli ingressi saranno comunque contingentati, Xtribe rappresenta l’opportunità di ampliare le occasioni di vendita e incrementare il retail. “L’approccio “democratico” del web dal punto di vista delle vendite on line sta tramontando. -sottolinea Mattia Sistigu - Intanto oggi per un negoziante vendere on line è oneroso: lo sono gli investimenti di budget reali, per fare un esempio quello che costava 20 centesimi su Google Ads ora costa 2 euro. Inoltre, ci vogliono competenze trasversali dalla gestione della piattaforma, ai social, dal customer care ai resi. L'e-commerce non è più un'appendice ma un ramo d’azienda. In più, i marketplace non danno tregua al livello di concorrenza soprattutto nelle gestione del cliente, per esempio nelle pratiche di reso. Infine, per fare un esempio, se Amazon a un rivenditore richiede il 15 % di tutto il valore del transato, cosa gli rimane in tasca? Esiste la geolocalizzazione, usiamo quindi internet per la prossimità!”. 

Su Xtribe sono disponibili due tipologie di profili, free e store: il profilo free, pensato soprattutto per i privati che magari vogliono vendere un regalo indesiderato o un divano usato, è gratuito e offre la possibilità di inserire un massimo di 6 annunci gratuiti contemporaneamente. Non è richiesta alcuna commissione sulla vendita e nel caso in cui si volessero avere più slot a propria disposizione è possibile acquistarli tramite un sistema a crediti. Per i venditori ma anche per i professionisti, invece, è più idoneo il profilo Store: con un canone di 49 euro al mese si ha accesso alla vendita di un numero illimitato di prodotti. Anche qui, tuttavia, Xtribe non trattiene commissioni sulla vendita. Ad oggi, Xtribe conta oltre 700.000 download e 5.000 profili store paganti.

Ma come nasce Xtribe? “Come dipendente responsabile marketing ed export area di un'azienda che vendeva mobili, mi sono accorto dei limiti delle spedizioni, tra fattori temporali e logistici. Inoltre, psicologicamente, ho sempre creduto che la vicinanza incentivi all’acquisto. Così nasce Xtribe. Nel 2013 il co-founder Enrico Dal Monte ha generato la prima struttura di finanziamento riunendo 32 imprenditori locali con un primo round di 200mila euro. Da lì non ci siamo più fermati, fino all'intuizione di procedere con il percorso di approvazione alla Sec, la Securities and Exchange Commission, cioè l'ente federale statunitense preposto alla vigilanza della borsa valori, ottenendo l’approvazione a quotarci presso la Borsa statunitense. Stiamo percorrendo tuttora il processo di quotazione nel listino americano”. 

Il concetto di vicinanza e rapidità si rivela molto utile anche nella proposta di professionalità, semplici da reperire e rapide nell’intervento, dai riparazioni artigianali alle baby sitter. Il piano di espansione prevede maggiore capillarità, oltre la presenza in grandi città anche nei piccoli centri di questa startup, il cui team è di 20 persone e con ben 4 sedi, oltre una di rappresentanza a New York: quella commerciale a Milano, quella legale a Londra e quella operativa e di sviluppo a Pesaro, la città nativa del founder e di gran parte del team.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Xtribe è l’e-commerce di "quartiere": un'app per comprare, vendere, noleggiare e barattare prodotti e servizi a Km 0

Today è in caricamento