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Giovedì, 28 Marzo 2024
Innovazione

La nuova sfida per la mobilità elettrica: ecco una superbatteria che si ricarica in 15 secondi

Il produttore di ultracondensatori Skeleton Technologies ha avviato una collaborazione con il Karlsruhe Institute of Technology (Kit) per la realizzazione di una batteria a base di grafene, portando i tempi di ricarica delle auto elettriche al pari di quelli per i veicoli a benzina e gasolio

Portare i tempi di ricarica delle auto elettriche al pari di quelli per i veicoli a benzina e gasolio? L’elettromobilità si prepara ad affrontare la sfida: è stata lanciata dal produttore di ultracondensatori Skeleton Technologies dopo aver annunciato una collaborazione con il Karlsruhe Institute of Technology (Kit). Il tempo di ricarica è di soli 15 secondi e la batteria sarà basata su un materiale al carbonio brevettato da Skeleton chiamato "Curved Graphene”. 

Il tempo di ricarica estremamente breve combinato con una capacità da centinaia di migliaia di cicli di ricarica dovrebbe rendere la "SuperBattery" una soluzione perfetta per la mobilità elettrica, secondo quanto dichiarato da Skeleton.

"La tecnologia SuperBattery rappresenterà un fattore critico per l'industria automobilistica", ha dichiarato Taavi Madiberk, amministratore delegato di Skeleton Technologies. "La SuperBattery può evitare il tipico sovradimensionamento delle batterie e dei corrispondenti sistemi di raffreddamento, il che porta a costi notevolmente inferiori e a una maggiore durata dei sistemi", ha affermato un portavoce dell'azienda, sottolineando che Skeleton prevede all'inizio un affiancamento con le batterie convenzionali: "Nella maggior parte dei casi, la SuperBattery potrà fungere da buffer per i carichi di potenza di picco per la carica e la scarica, che sono normalmente le attività più impegnative per le batterie di oggi".

Cos’è il grafene

Il grafene è un materiale scoperto nel 2004 dai ricercatori russi Andre Geim e Konstantin Novoselov, poi insigniti del premio Nobel per la fisica nel 2010, proprio grazie a questa fantastica scoperta.

Il grafene consiste in un “foglietto” bidimensionale di grafite dallo spessore misurabile nell’ordine dei nanometri. Ogni nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro. Questo foglietto è flessibile, trasparente, impermeabile e resistente come un diamante. Ma la caratteristica che ha lo ha reso adatto all’utilizzo nel campo dell’accumulo energetico è la sua elevata conducibilità.

I risvolti per l’e-car della batteria al grafene

Negli ultimi anni la tecnologia delle batterie ha permesso di aumentare considerevolmente l’autonomia dei mezzi. Oggi i proprietari di e-car come Tesla Model S, Model X o Renault Zoe, non sono costretti a temere l’ansia da ricarica, anche su lunghi tragitti, se si affidano ad una buona pianificazione del viaggio.  Ma il “pieno” rimane la nota dolente. Nel migliore dei casi, una colonnina super fast charge può ricaricare le auto elettriche in una ventina di minuti. La risposta a tempi di ricarica di gran lunga inferiori potrebbe, dunque, offrirla la SuperBattery.

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