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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Il razzo Vega porta in orbita 53 satelliti: primato della space economy italiana

Il razzo Vega, progettato dall'azienda di Colleferro Avio, ha portato in orbita per la prima volta contemporaneamente circa 500 km sopra la Terra 53 satelliti di 13 Paesi diversi

"53 volte grazie a tutti per il grande sostegno, 53 come il numero di satelliti posizionati in orbita da Vega nella scorsa notte! Il nostro primato Europeo parte dall’Italia, nostro orgoglio e forza": scrive così sui canali social l'azienda di Colleferro Avio, produttrice del razzo lanciato alle 3.51 del 3 settembre dalla base europea di Kourou, in Guyana Francese.

Ha la capacità di portare più carichi utili allo stesso tempo in diverse orbite fino a una quota di 1.500 chilometri e l'impresa di queste ore che lo vede protagonista segna di certo un primato tutto europeo: il lanciatore satellitare dell’Agenzia Spaziale Europea, progettato per portare carichi leggeri in orbita terrestre, dopo una serie di rinvii dovuti a non appropriate condizioni metereologiche, ha portato in orbita sette microsatelliti e 46 più piccoli, affidati da 13 Paesi, rilasciati in circa 100 minuti tra i 515 e i 530 chilometri di altezza. 

Vega-2

Dopo il periodo di lockdown, il successo del lancio di Vega, che ha il primato mondiale dei primi 14 lanci portati a termine, segna la piena ripresa delle attività nella base di lancio europea e segna un record del comparto aerospaziale italiano in prima linea nella space economy mondiale, con 7mila tecnici altamente specializzati in 600 imprese con un fatturato di quasi 3 miliardi di euro.

Attraverso il lancio, finanziato in parte dall'Ue col programma Horizon 2020 e reso possibile dal dispenser SSMS, prodotto a Brno dalla filiale ceca della Sab Aerospace di Benevento, l'Italia porta in orbita gli esperimenti Argtm, dell’Università Federico II di Napoli, che studierà gli effetti della microgravità sulla resistenza dei batteri agli antibiotici; Mambo, dell’Università di Roma Tre, per valutare il rilascio dei farmaci nell’organismo in condizioni di microgravità; Spacelys, dell’Università di Bologna, per valutare gli effetti della microgravità su una proteina legata al sistema immunitario; Nogquad, dell’Università di Tor Vergata, per lo studio dell’espressione dei geni e la comparsa di malattie, come sclerosi laterale amiotrofica o la sindrome dell'X fragile.

Razzo vega2-2

"Questo lancio dimostra la capacità dell'Esa di utilizzare l'innovazione per abbassare i costi, diventare più flessibile, più agile, e per compiere passi verso la commercializzazione", ha osservato il direttore generale dell'Esa, Jan Wörner. Un’innovazione, ha aggiunto, che “porterà una serie di risultati positivi, dalla nuova ricerca ambientale alla dimostrazione di nuove tecnologie".

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