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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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‘I segreti di Vincent van Gogh’ di Antonino Saggio

Di più, meglio non dire. Che sia il lettore a scoprire i segreti di un artista che dedicò la sua vita al lavoro creativo

Van Gogh, nel corso della sua avventura artistica, non ha rappresentato la Natura, ma la vita. Il significato del suo lavoro risiede non nella percezione visiva, come da lezione impressionista, ma nel dare colore al mondo naturale e materiale visti come proiezione della nostra esperienza vitale. Che siano un paio di scarponi, i girasoli o la notte stellata, ad essere messa in scena è un’esperienza “affettiva” del mondo, nel significato che Spinoza dà delle passioni: la forza del mondo che ci investe e rischia di travolgerci. Piace immaginare un legame sotterraneo tra l’artista e il filosofo della libertà, suo conterraneo. Van Gogh sembra essere sempre sull’orlo dell’abisso, come se alla pittura egli abbia dato il compito di sondare fin dove gli fosse possibile spingersi nella rappresentazione delle passioni che dominarono la sua vita. 

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Ne deriva l’importanza, nella lettura dei suoi quadri, della dimensione biografica, unitamente alla lettura filologica delle opere; giacché ad essere messa in scena è una sorta di narrazione in cui compaiono personaggi ed episodi salienti della sua vita, il fratello Theo, Paul Gauguin, Rachel, la giovane donna amata ad Arles nell’ultima fase della sua vita. Mettersi nei panni del detective, interpretare i segni nascosti presenti in ogni opera, setacciare i sei volumi della preziosa edizione delle lettere pubblicate dal van Gogh museum di Amsterdam nel 2009, premessa di un’inedita interpretazione. È questo il lavoro cui si è dedicato Antonino Saggio dal 2011, con il suo van Gogh segreto (Edizioni Kappa) di cui ora è proposta una nuova edizione aggiornata. La novità riguarda un serrato confronto tra le lettere e l’analisi dei particolari contenuti in due quadri – Strada con cipresso sotto un cielo stellato e Coppia che passeggia tra gli ulivi sotto la luna – in cui l’autore ci accompagna nel conflitto di passioni che dominarono gli ultimi anni di van Gogh; qui si stagliano i tre personaggi di cui sopra, con un esito tutt’altro che edificante, ma che qui non sveliamo, per quanto riguarda Gauguin. Che tra quest’ultimo e van Gogh vi fosse una differenza profonda nella concezione dell’arte e nel modo stesso di stare al mondo – troppo lontana la passionalità di Vincent dal pragmatismo che animava l’amico – è cosa nota. 

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I due dipinti vanno letti, secondo l’autore, come un vero e proprio dittico, il primo e il secondo tempo di una storia il cui esito è un rimando alla passione di Cristo, coerentemente con il profondo sentimento religioso che ha sempre accompagnato van Gogh; in gioventù aspirante predicatore. Emerge così una trama che solo l’analisi comparata di due lettere non inviate e ritrovate dopo la morte (una a Theo, l’altra a Paul), degli schizzi preparatori e delle due tele, permette di ricostruire. Di più, meglio non dire, lasciamo al lettore il gusto di scoprire nel dettaglio “i segreti” di un artista che dedicò senza riserve la sua vita al lavoro creativo e che, a dispetto di una certa iconografia maudite, faceva dello scavo certosino sul linguaggio pittorico, la cifra della sua opera. Completano il volume un cospicuo apparato di note, una cronologia della vita dell’artista e una bibliografia commentata non presente nella precedente edizione. 

I segreti di Vincent van Gogh. Rachel Paul e Theo
Antonio Saggio
Vita Nostra Edizioni
ISBN 9798362281427
Pag. 109 - 10,00 €, illustrato a colori

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