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Sabato, 2 Dicembre 2023
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L'Italia può ancora essere bellissima

Vezio De Lucia, architetto e urbanista, ci spiega che le città, per crescere, non hanno bisogno di nuove costruzioni ma hanno bisogno di valorizzare quello che c'è, ricreando nuove prospettive di equilibrio e socializzazione.

In poco più di 100 pagine Vezio De Lucia ripercorre la storia della politica e della progettazione urbanistica in Italia. Il quadro che ne emerge è desolante: consumo di suolo, visioni limitate delle Amministrazione e del settore edilizio che agisce con la convinzione che progresso significhi costruire, costruire, costruire.

Eppure, se i temi dell’ambiente, dell’energia e della sostenibilità sono oggi così urgenti, questi non possono essere affrontati senza includere gli aspetti urbanistici e di progettazione delle città, dei luoghi dell’abitare.

L'Italia era bellissima

L’Italia era bellissima è un piccolo manifesto che ci indica il filo rosso sul quale procedere: liberarsi dalla malsana e patologica convinzione che la crescita, o meglio, l’espansione edilizia, sia l’unica strada. Pensiamo solo alla città di Roma, ogni anno circa 300 ettari vengono urbanizzati, provocando un consumo di suolo che non ha alcuna giustificazione se non quella legata alla rendita fondiaria.

Anziché costruire bisogna recuperare, dice De Lucia, che da sempre “con tenacia e impegno” – come scrive Enzo Scandurra nella prefazione al testo – si batte per una rigenerazione urbanistica capace di riconsiderare e rinnovare gli spazi abitativi nel contesto agricolo e paesaggistico che caratterizza tutto il territorio italiano.

Il libro è arricchito da alcune immagini di Italo Insolera (1929-2012) architetto, urbanista e storico italiano che, insieme ad Antonio Cederna (1921-1996) e allo stesso De Lucia (1938) hanno condiviso l’impegno e le battaglie per la tutela e la valorizzazione di luoghi che altrimenti sarebbero stati divorati dal cemento, uno su tutti: l’Appia Antica, che proprio grazie all'appassionato lavoro di Cederna venne salvata dalla speculazione edilizia.

Santuario del Divino Amore 1959

Piazza San Pietro 1971

Foro romano 1983

Neve - Campo Nomentano 1956

Valle Aurelia 1971

Le «domeniche ai fori» 1983

Italo Insolera «lezione» 8 febbraio 1981

De Lucia, ricostruisce questo impegno, anche politico, iniziato nel dopoguerra e portato avanti ancora oggi: tra i più importanti urbanisti italiani è stato assessore del comune di Napoli e direttore generale al ministero dei Lavori pubblici.

L’Italia era bellissima è un libro per tutti, e che tutti dovrebbero leggere per comprendere come l’idea di bene comune sia sempre più urgente e necessaria.

Chiudiamo con alcune parole dell'autore presenti nelle bandelle del libro: «Sono uno dei pochi sopravvissuti fra coloro che negli anni Sessanta e Settanta del secolo scorso provarono caparbiamente a riformare la legge urbanistica e mi sento ancora legato a quella stagione che consentì comunque al nostro Paese un sostanziale rinnovamento della politica urbanistica, seppure limitato a poche esperienze locali. L’inizio degli anni Ottanta segna la fine di quel percorso, causata dalla repentina affermazione di una filosofia neoliberista che continua imperterrita nel nuovo millennio. Per questo ho scritto questo libro, per avviare una riflessione sull’assoluta necessità di un aggiornamento nella lettura e nell’uso dell’apparato normativo di cui disponiamo, chiudendo definitivamente con le prospettive di crescita, promuovendo viceversa i magisteri per ricomporre l’esistente».

L’Italia era bellissima.
Città e paesaggio nell’Italia repubblicana

Vezio De Lucia
DeriveApprodi
ISBN 9788865483596 
Pag. 144 - 14,00 €

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