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Venerdì, 19 Aprile 2024
Premio Campiello

Quel confine sempre più scolorito tra narrativa e saggistica

Selezionata a Padova la cinquina finalista del Premio Campiello, promosso da Confindustria Veneto e giunto all'edizione numero 61. Sabato 16 settembre la premiazione alla Fenice

Il confine che tradizionalmente separa narrativa e saggistica si scolorisce in una dimensione letteraria ibrida. Gli autori si misurano con la storia, le biografie, il cinema, non in forma strettamente critica, ma mantenendo il contenuto emozionale proprio delle vicende. La letteratura italiana cambia e si evolve: è quanto emerge dal quadro tracciato dai giurati della 61ª edizione del Campiello, chiamati a delineare la rosa dei cinque finalisti del premio promosso storicamente da Confindustria Veneto.

Campiello 2023, chi sono i 5 finalisti

La selezione dei 'magnifici 5', che il prossimo 16 settembre si contenderanno la 'vera da pozzo' al Teatro La Fenice di Venezia, è andata in scena venerdì mattina nella aula magna di Palazzo del Bo a Padova. È stata una votazione molto breve, conclusasi in soli cinque turni di voto. I giurati hanno trovato una quadra già al primo giro di preferenze, durante il quale sono stati scelti i primi tre volumi finalisti: 'La Resistenza delle donne' di Benedetta Tobagi (Einaudi), 'Diario di un'estate marziana' di Tommaso Pincio (Perrone editore) e 'Centomilioni' di Marta Cai (Einaudi). Dopo un secondo turno di votazioni nullo, al terzo ha guadagnato la finale 'La Sibilla. Vita di Joyce Lussu' di Silvia Ballestra (Laterza); infine, al quinto turno, ha completato la rosa 'In cerca di Pan' di Filippo Tuena (Nottetempo).

Campiello 2023: i romanzi finalisti

Ora la palla passerà alla Giuria dei Trecento lettori anonimi. Selezionati  su tutto il territorio nazionale in base alle categorie sociali e professionali, cambiano ogni anno e i loro nomi rimangono segreti fino alla serata finale. Spetterà loro definire la graduatoria ufficiale e designare l'erede di Bernardo Zannoni, vincitore del Campiello 2022 con 'I miei stupidi intenti'. L'appuntamento con la cerimonia finale, dopo un tour di presentazione e promozione che toccherà tutto lo Stivale, è per sabato 16 settembre, al Teatro La Fenice di Venezia. A condurre la serata, a partire dalle 20.45 (è prevista anche una diretta televisiva su Rai5) saranno il volto noto Rai Francesca Fialdini, e Lodo Guenzi, attore, cantante e front man de Lo Stato Sociale, oltre che attore.

Francesca Fialdini e Lodo Guenzi condurranno la serata finale del Premio Campiello

Degli oltre 400 volumi pervenuti all'organizzazione del premio, la prima scrematura dei giurati li ha ridotti a poco più di 90. Ma è stato attorno a una quindicina di questi, in particolare, che si è concentrato l'interesse della giuria. Tra i romanzi attenzionati c'era anche 'Come D'Aria' di Ada D'Adamo, già tra i dodici finalisti del Premio Strega 2023, prematuramente scomparsa lo scorso primo aprile a causa di una malattia. "Lo stavamo esaminando con grande attenzione - ha spiegato il presidente, Walter Veltroni -, ma il regolamento non ci consente di considerarlo per la cinquina, per questo abbiamo deciso per una menzione speciale".

Il regolamento non ci consente di considerarlo per la cinquina, per questo abbiamo deciso per una menzione speciale

Al Campiello possono partecipare anche i romanzi di scrittori esordienti, e come di consueto la giuria ha il compito di assegnare il Premio Campiello 'Opera Prima' al debuttante che si sia maggiormente distinto nel panorama letterario italiano nel corso dell'anno precedente. Parere comune ha portato a conferire il riconoscimento a Emiliano Morreale, autore del libro 'L'ultima innocenza' edito da Sellerio. Di seguito la motivazione della scelta:

'L’ultima innocenza' costruisce un percorso attraverso due arti: letteratura e cinema. Mescolando realtà storica e invenzione o pretesto autobiografico, Emiliano Morreale indaga la linea di confine tra finzione cinematografica e realtà. Il cinema, anche nelle sue manifestazioni deteriori, si rivela un punto d’osservazione privilegiato per comprendere la storia del 900 e il nostro paradossale presente

I 5 finalisti, in breve

  • 'La Resistenza delle donne' di Benedetta Tobagi (Einaudi). Tobagi ridà voce e volto al ruolo da protagoniste delle donne nella Resistenza. Una 'metà della storia' che riemerge a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Ne viene fuori un inedito album di famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne.
  • 'Diario di un'estate marziana' di Tommaso Pincio (Perrone editore). È il racconto di uno scrittore che a Roma ha vissuto abbastanza da non riconoscerla più, il resoconto di una passeggiata nel tempo: non in ordine cronologico, però, non strettamente, l’ordine è quello dei salti temporali, delle brevi sospensioni, degli appunti mentali, delle domande al passato e delle risposte immaginate.
  • 'Centomilioni' di Marta Cai (Einaudi). Una storia di violenza pronta a esplodere, incuneata in una pianura senza fine che impedisce per sempre di scollinare. Al centro Teresa, che nel suo diario si definisce «una zitellona di provincia, una signorina senza qualità». Poi arriva Alessandro, e il mondo s'infiamma di colpo.
  • 'La Sibilla. Vita di Joyce Lussu' di Silvia Ballestra (Laterza). Una donna bellissima e fortissima pensa, scrive, agisce, lotta. Viaggia prima per studio, poi attraversando fronti e frontiere dell’Europa occupata dai nazifascismi. Documenti falsi, missioni segrete, diplomazia clandestina. Joyce, insieme al marito Emilio Lussu e ai compagni di Giustizia e Libertà, sostenuta nelle sue scelte dalla sua famiglia di origine, è in prima linea nella Resistenza.
  • 'In cerca di Pan' di Filippo Tuena (Nottetempo). Uno strano narratore racconta, con stile avvolgente e ipnotica raffinatezza di tocco, una strana navigazione verso l’Oriente. È un viaggio che avviene nello spazio ma anche tra le epoche, sovrapponendo, incrociando, intrecciando presente e passato.

La giuria dei letterati

La giuria dei letterati, presieduta da Walter Veltroni, era composta da autorevoli personalità del mondo letterario ed accademico: Pierluigi Battista, giornalista e scrittore; Federico Bertoni, docente di Critica letteraria e letterature comparate all’Università di Bologna; Daniela Brogi, docente di Letteratura italiana contemporanea all’Università per Stranieri di Siena; Silvia Calandrelli, direttore di Rai Cultura; Edoardo Camurri, scrittore, autore e conduttore televisivo e radiofonico; Chiara Fenoglio, docente di Letteratura italiana all’Università di Torino; Daria Galateria, scrittrice, accademica e traduttrice; Lorenzo Tomasin, docente di Filologia romanza all’Università di Losanna; Roberto Vecchioni, cantautore, scrittore, docente universitario ed Emanuele Zinato, docente di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Padova.

Veltroni, al termine della mattinata di selezione, non ha nascosto la sua soddisfazione - e quella dei colleghi - per la cinquina selezionata. "In generale - ha spiegato -, siamo davvero orgogliosi del livello dei libri che sono arrivati quest’anno. In un momento storico in cui siamo travolti dalle cose e in cui quelle importanti tendono a sparire, come l’amore per la pluralità, per la gentilezza e per il senso di comunità, la letteratura resiste. In questi tempi densi di caos e contraddizioni, il racconto diventa la nostra bussola".

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