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Giovedì, 25 Aprile 2024
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‘Genitori che puzzano’, di Gina e con le illustrazioni di Alessio Spataro

Tutte le famiglie puzzano, ma ogni famiglia puzza a modo suo

Partiamo da Momo, la casa editrice che ha pubblicato Genitori che puzzano. Momo si definisce un progetto culturale radicale. Organizza festival e produce libri. E infatti, scorrendo il suo catalogo, tra i suoi titoli spiccano libri nettamente orientati a una visione del mondo e delle cose profondamente radicale. Scrivere sui muri (un libro che esorta i bambini a "imbrattare i muri" non è poco nell’epoca della guerra culturale ai vandali), Cambiare il mondo con i libri (un racconto per ragazzi che è un elogio al più radicale degli editori italiani: Giangiacomo Feltrinelli), Pay me to do nothing (una guida per aspiranti non lavoratori nell’epoca della guerra ai fannulloni, specie se precari o proletari, è davvero troppo!), e poi filosofia e chimica cotta, la saga di Libera (libriccini per bambine veramente ribelli), reddito di base, sport popolare, eccetera, eccetera.
Genitori che puzzano è un libro davvero tosto che ha come bersaglio i genitori, tutti i genitori. Il libro racconta la storia fantascientifica di una epidemia di puzza che attacca solamente i genitori (sì proprio così solamente chi ha figli, di ogni genere, età e gusti sessuali) che nemmeno si accorgono di puzzare. La puzza (tremenda, colorata e nebulosa) la possono sentire solamente i bambini e chi non ha figli. Questa puzza, bisogna dirlo, è insopportabile e minacciosa e non si sa da dove proviene. Si sa solamente che può essere molto pericolosa, forse mortale. Attraverso un’inedita alleanza tra chi non ha figli e i bambini del Club Minestrone, si proverà a capirci qualcosa e a metterci una pezza. Il finale (che non sveliamo) mi è piaciuto moltissimo.
Il libro è un attacco senza precedenti alla famiglia, a ogni tipo di famiglia.
Sembra la continuazione del precedente titolo dello stesso autore (sempre uscito per Momo dall’eloquente titolo Gli adulti fanno schifo) ma in realtà è, se possibile, più sorprendente e liberatorio.
Sembra che l’autore (che ci tiene ad affermare di essere genitore di due bambine), prendendo la mira con più precisione (da tutti gli adulti del primo libro a solamente i genitori), voglia comunicare il senso di un’urgenza più specifico. Ci porterebbe a credere che, in questo libro, la famiglia abbia esaurito il suo ruolo storico e la sua puzza, con buona pace di tutto l’arco costituzionale, ormai sia mortifera per tutti. Al contrario di questo malodore, promana dalla lettura come una specie di boccata d’aria fresca, liberatoria. Sembra rinascere, in questo Genitori che puzzano, il ruolo esaltante dell’utopia di un mondo rinnovato (senza famiglia, ma è davvero possibile?). Il finale davvero sorprendente, dove i bambini e le bambine possono essere il motore scoppiettante di un cambiamento radicale ma solo se faranno a modo loro (ecco, dico solo questo per non rovinare la lettura).
Vabbè: la lettura di qiesto libro è davvero liberatoria (anche e soprattutto per i genitori, per me lo è stata). Mentre lo leggi, al fianco del Club Minestrone, ti sembra di stare urlando.
Mentre ti annusi, di nascosto, per sentire la tua puzza…

Gina è nato a Roma nel 1976. Per Momo Edizioni ha già scritto Gli adulti fanno schifo. È un genitore abbastanza puzzolente.

Genitori che puzzano
Gina
Momo Edizioni
ISBN 9791280298270
Pag. 96 - 11,00 €

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