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Venerdì, 19 Aprile 2024

Gianluca Anoè

Giornalista

L'amore cupo e ossessivo (che fa male) nell'esordio letterario di Giulia Baldelli

Una storia a tratti intricata, ma sempre limpidissima, fatta di ossessione e compromessi. Se dovessi scegliere due parole per descrivere 'L'estate che resta', il primo romanzo di Giulia Baldelli, propenderei proprio per queste: ossessione e compromesso. Sono due sintomi: il primo di un affetto e di un amore malato che volontà e prese di posizioni non possono eliminare; il secondo della necessità, dolorosa, di trovare una propria dimensione e saper prendere le distanze da una rapporto che batte forte, dritto sul cuore, e sa fare male.

Giulia Baldelli sceglie un esordio non semplice, un romanzo che non è d'amore ma parla quasi esclusivamente del sentimento più nobile, che non fa differenza tra uomo e donna. Un amore diverso da quello che ogni persona desidera provare, basato su paure, lingue lunghe di paese e paletti imposti dai genitori, su un desiderio di esclusività che non potrà mai essere raggiunto. È un amore insoddisfatto, che si lega anche alla violenza, al dispiacere, ai sogni e ai colpi di testa.

La trama

Giulia e Cristi si incontrano da bambine, negli anni Novanta, durante le estati trascorse in un piccolo paese delle Marche. Giulia, determinata e razionale, subisce il fascino di Cristi, così fragile e così selvaggia, e capisce presto di provare per lei qualcosa di più sconvolgente e più scottante dell’amicizia. Anche Cristi è attratta da Giulia, però i suoi occhi cercano in continuazione Mattia, un bambino che sembra comprendere la sua natura selvatica più profondamente di quanto l’altra riesca a fare. Dopo una serie di estati scandite dai giochi in riva al fiume e da sofferte gelosie, i tre, arrivati alla soglia dell’adolescenza, si separano.

Dieci anni più tardi, Giulia e Cristi si ritrovano a Bologna e il loro amore mai dimenticato esplode. Ma ancora una volta a turbare l’equilibrio ricompare Mattia. Da quel momento le loro vite appassionate si legano per sempre. Cristi, che sa farsi amare da Giulia disperatamente e a sua volta ama senza regole, rimane il vertice irresistibile del triangolo.

Per la prima volta nella mia volta sono riuscita a dirle ti amo. E per la prima volta ho avuto la certezza assoluta che Cristi l'avesse già detto a qualcun altro. A lui

'L'estate che resta' è potente, per nulla scontato, e non è sufficiente la seconda di copertina per farsi un'idea precisa di cosa il lettore sia destinato a leggere in quattrocentoquarantadue pagine che scorrono lisce e ti pregano, una dopo l'altra, di proseguire nella lettura. Non è la trama che colpisce più di ogni altra cosa, non è il triangolo amoroso che dura decenni e non si esaurisce, lo è di più la necessità (perlomeno la mia personale) di tornare frettolosamente all'inizio, dopo aver finito il libro, per leggere con più attenzione il prologo.

Colpisce ancor di più la capacità di un'autrice esordiente di manipolare una materia spigolosa come l'amore a tinte cupe, con la maestria della scrittrice più esperta e smaliziata. E lo fa sin dal principio, abituando il lettore a scavare nella personalità dei suoi personaggi, facendone emergere desideri, apprensioni, dubbi, incertezza costante e perdurante. I luoghi che tratteggia sono simbolici, non è importante che ci si trovi in un piccolo paese delle Marche o a Bologna, perché le case o gli appartamenti, le vie del centro, il bosco o una radura sono solo lo sfondo della vicenda, che assume significato in particolar modo per i personaggi che lo vivono.

Una menzione particolare va allo stile di scrittura di Baldelli, capace di trasferire alla perfezione con la sintassi la propria urgenza comunicativa e al tempo stesso sentimenti, emozioni e sensazioni dei protagonisti della sua storia. Il vero valore aggiunto alla costruzione del discorso sono i rapidi flussi di coscienza di Giulia, la protagonista, che spesso e volentieri fanno da intermezzo a dialoghi anche concitati, e riescono a far comprendere meglio e apprezzare la sua personalità complessa e razionale, combattuta e a tratti contradditoria.

'L'estate che resta' è l'esordio letterario di una scrittrice destinata a far parlare di sé anche in futuro.

Voto 8

Trama 6,5 | Stile 8 | Coinvolgimento 9

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L'amore cupo e ossessivo (che fa male) nell'esordio letterario di Giulia Baldelli

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