Ricette, come cucinare il maialino sardo
Antonio Patteri e Mario Carta sono i professionisti del famoso maialetto sardo e sono pronti a offrire la loro esperienza nell’arte di “spiedare”, arrostire e tagliare il piatto più amato dell’isola
Antonio Patteri e Mario Carta sono i professionisti nella cottura del famoso maialetto sardo
Come cuocere un perfetto "porcetto sardo": davanti al fuoco e in posizione verticale, i porcetti iniziano a prendere colore. “C’è un piccolo trucco del mestiere di cui mi ha parlato mio padre e che adottiamo anche noi”, racconta Tonino Patteri. “Per evitare di bruciare la parte più sottile, quella in corrispondenza delle costole, ci appoggiavano una pietra o un pezzo di legno. In questo modo, il fuoco arrostiva solo le parti più spesse come le cosce o le spalle. Noi invece mettiamo la carta stagnola e la togliamo dopo due ore”.
A metà cottura, i porcetti vengono disposti orizzontalmente sulla gabbia. Un pezzo di lardo infuocato inumidisce la carne grazie al grasso che cola abbondante sulla cotenna regalandogli lucentezza e colore. Rimessi in posizione verticale terminano di cuocere: “Dopo circa tre ore infiliamo il coltello nella spalla o nella coscia e lo appoggiamo nel palmo della mano. Dalla temperatura ci rendiamo conto se il maialetto è pronto: ci vogliono dalle quattro ore e mezza alle cinque ore per arrostirli”.
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