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Venerdì, 26 Aprile 2024
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L'Agcom richiama Luciana Littizzetto: "Non rispetta la par condicio"

L'Agcom richiama la comica per il monologo andato in onda su RaiTre domenica 29 maggio in occasione dell'ultima puntata di "Che Tempo Che Fa"

Luciana Littizzetto nel mirino dell’Agcom. Come riporta Adnkronos, ieri L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deliberato un richiamo formale nei confronti della Rai per la violazione dei principi in materia di par condicio e pluralismo durante la campagna referendaria 2022. Ad essere incriminata la “letterina” letta dalla comica domenica 29 maggio,  su RaiTre, in occasione dell’ultima puntata stagionale di “Che Tempo che Fa”. L’Agcom nella riunione del consiglio che si è tenuta martedì 7 giugno, dopo gli esposti del 3 giugno del Partito Radicale e del 7 giugno del gruppo della Lega in Commissione di Vigilanza, ha ravvisato una violazione della  legge 28/2000, quella che si occupa delle “Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”. 

La Rai tenta di rimediare

Nella delibera l’Agcom, invita la televisione pubblica a rispettare i principi cardine del pluralismo politico e informativo in periodo elettorale: “affinché nei programmi di informazione venga garantito un rigoroso rispetto dei principi del pluralismo, dell’imparzialità, dell’indipendenza, della completezza, dell’obiettività e della parità di trattamento fra i diversi soggetti politici in tutto il periodo di campagna referendaria”, si legge nella nota. Intanto la Rai ha tentato di rimediare mettendo in palinsesto per la data odierna (8 giugno) un programma interamente dedicato al referendum della durata di 2 ore, che andrà in onda in prima serata su Rai2 con l’intento di: “ripristinare le condizioni violate con il programma in questione”.

La letterina della Littizzetto

Ma cosa aveva detto la Littizzetto nella letterina incriminata rivolta alle camera e al senato? “Il 12 giugno volevo andare al mare. Voi Camere chiedete a me e ad altri milioni di cittadini italiani di pronunciarci sui referendum… non uno ma cinque…E quindi volevo dirvi alcune cose che mi sgorgano dal cuore e pure da un altro organo che non ti dico…”, aveva esordito la comica con la sua consueta dose di sarcasmo . La Littizzetto in particolare ha criticato con la sua graffiante ironia le materie del referendum, argomenti che tuttavia secondo Agcom, seppur in forma indiretta, potrebbero aver influenzato gli elettori. Nonostante le frecciatine e l’humor Lucianina ha voluto chiudere la letterina ricordando in ogni caso l’importanza di votare: “Vi saluto cari amici senatrici e senatori deputati e deputrici. E sappiate che comunque, anche se ci saranno 40 gradi all’ombra, il 12 giugno io a votare ci andrò, per senso di responsabilità, per dovere civico, ma soprattutto perché è un mio diritto, e molti anni fa in parecchi ci hanno rimesso la vita perché io lo potessi esercitare. Grazie. Viva l’Italia. Ci vediamo il 12”

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