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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Alberto Sordi, la sua eredità devoluta alla Fondazione: esclusi i parenti

A 14 anni dalla morte dell'amatissimo attore, una sentenza ha sancito che il suo patrimonio vada alla Fondazione che porta il suo nome, così da consentire la nascita di un museo nella sua villa romana

Alla fine sarà fatta la sua volontà: la villa romana a Caracalla, residenza del grande Alberto Sordi, sarà un museo a lui dedicato, esattamente come lo stesso attore aveva disposto nel testamento aperto dopo la sua morte, avvenuta il 24 febbraio del 2003.

Come riporta il Corriere, a rimuovere gli ostacoli che fino ad ora ne avevano impedito la realizzazione è stata la decisione del giudice civile Luigi D’Alessandro che due giorni fa ha respinto con un’ordinanza il ricorso d’urgenza dei quaranta eredi di Sordi, intenzionati ad ottenere il sequestro giudiziario della casa.

Il problema sollevato dai ricorrenti si basava sulla nullità del testamento di Aurelia Sordi, sorella di Alberto, sul presupposto che fosse incapace di intendere o volere al momento della redazione dell’atto. Sulla presunta incapacità, tuttavia, non si è mai pronunciata una sentenza, necessaria al giudice per prendere una decisione nel merito. 

"Molti aspiranti eredi tra l’altro non hanno documentato nemmeno di essere tali" sono state le parole - riportate dal Corriere - dell'avvocato Felice d’Alfonso del Sordo, legale della Fondazione Alberto Sordi, presieduta da Italo Ormanni: "Il sequestro era inammissibile. Nella causa di merito nella quale è inserito il procedimento d’urgenza, gli aspiranti eredi, in particolare, non hanno chiesto la proprietà dei beni che pertanto non sono sequestrabili. I ricorrenti non avevano diritto a proporre il ricorso".

Già la prossima settimana scadranno i bandi per la presentazione dei progetti di realizzazione del museo e i lavori dovrebbero avere inizio a maggio, a 14 anni dalla morte di uno degli attori italiani più amati di sempre. 

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