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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Alda D'Eusanio diffamata: a processo 'L'Avvenire'

La giornalista aveva querelato il quotidiano cattolico dopo essere stata attaccata per un suo intervento in tv sulla disabilità. Adesso la procura ha disposto il rinvio a giudizio dell'autrice dell’articolo contestato e del direttore della testata Marco Tarquinio

Alda D’Eusanio vittima di diffamazione da parte di 'Avvenire': ne è convinto il pm che ha disposto il rinvio a giudizio del direttore della testata Marco Tarquinio e di Lucia Bellaspiega, autrice degli articoli con i quali nel novembre 2013 alla conduttrice venne rimproverato un "intervento choc contro la disabilità".

I fatti contestati risalgono a quando la D’Eusanio, in una puntata de 'La vita in diretta', dopo un servizio sul coma vegetativo si era idealmente rivolta alla madre chiedendole di non farla vivere “dieci anni così”, facendo riferimento alla vicenda di Max Tresoldi, risvegliatosi nel 2001 dopo dieci anni di coma.

Quel “mamma non fare come la mamma di Max, non farmi vivere così” fu definito dalla Bellaspiga proprio come un “intervento choc contro la disabilità”, considerazione che ha indotto la conduttrice ha presentare querela contro il quotidiano. 

Ma adesso arriva la decisione della procura, dato che, secondo il pm, la D’Eusanio aveva solo pregato il genitore di assecondare le sue volontà senza attaccare nessuno quando prese parte alla trasmissione 'La Vita in diretta' del 6 novembre del 2013 e nelle sue parole era da scorgere solo una preghiera e non un’offesa contro il disabile. 

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