Gassmann ricorda la Welch: "Quella volta in ascensore, la pulsione erotica". È polemica: "Che classe"
Su Twitter il racconto del loro incontro, quando l'attore aveva appena 14 anni. Qualcuno gli contesta la poca delicatezza
La morte di Raquel Welch, icona di Hollywood - scomparsa ieri a 82 anni dopo una breve malattia - lascia un vuoto anche nel cinema italiano. Fra i tanti che in queste ore la stanno ricordando sui social, Alessandro Gassmann. L'attore, figlio del grande Vittorio Gassmann, condivide un ricordo personale della star: "A quattordici anni, seguendo mio padre ad un festival, mi ritrovai da solo in ascensore con Raquel Welch - si legge nel tweet - Fu la prima pulsione fortemente erotica della mia vita. Scese al piano prima del mio e la vidi allontanarsi nel corridoio con la porta che si richiudeva. Bellissima! Rip".
Parole condivise da molti che ricordano la sua straordinaria bellezza, ma qualcuno storce il naso e contesta a Gassmann la poca delicatezza, come questa follower che scrive: "Di un'attrice che è appena morta ti ricordi: 1- la tua pulsione erotica, 2- era bellissima. Che classe". E un'altra: "Quando la nostalgia diventa cattivo gusto". L'attore non replica, ma si lascia difendere da altri follower che non credono ci sia niente di male a ricordarla in quanto sex symbol. "È stata il sogno erotico di noi ragazzi dello scorso millennio" scrive qualcuno, poi ancora: "Un ricordo che è anche un omaggio alla sua bellezza".
Chi era Raquel Welch
Raquel Welch è nata a Chicago, il 5 settembre 1940. Il suo esordio sul grande schermo risale al 1964, all'età di 24 anni, nei film "Madame P...e le sue ragazze" di Russell Rouse con Shelley Winters e Robert Taylor, e al fianco di Elvis Presley in "Il cantante del luna park" di John Rich. Considerata tra le più grandi sex symbol del cinema hollywoodiano tra gli anni sessanta e settanta, nel 1975 ha vinto un Golden Globe come migliore attrice per il ruolo di Costanza Bonacieux nel film "I tre moschettieri". Raquel Welch ha recitato anche in film italiani o con attori italiani, nel 1966 in "Spara forte, più forte... non capisco!" di Eduardo De Filippo e "Le fate", e in "Colpo grosso alla napoletana" del 1968 insieme a Vittorio De Sica.
A quattordici anni, seguendo mio padre ad un festival, mi ritrovai da solo in ascensore con Raquel Welch.Fu la prima pulsione fortemente erotica della mia vita. Scese al piano prima del mio, e la vidi allontanarsi nel corridoio con la porta che si richiudeva. Bellissima!!! RIP ? pic.twitter.com/fQEoBHnqcq
— Alessandro Gassmann ? (@GassmanGassmann) February 16, 2023