"Non ce n'è Coviddi", la signora Angela sbarca su Instagram e fa il botto
Oltre 100 mila follower in appena 24 ore, Angela Chianello di Mondello ha un futuro da influencer. Per quali meriti, esattamente?
Angela Chianello Real. Proprio così, è lei in persona - con quel 'real' ad assicurarlo, esattamente come accade per le star - ad essere sbarcata su Instagram dopo aver regalato agli italiani il vero tormentone di questa estate: "Non ce n'è coviddi". Quella frase, pronunciata sulla spiaggia di Mondello durante un'intervista a 'Live non è la d'Urso', è diventata il leit motiv di video, meme e post social che l'hanno consacrata in questi mesi sul web.
Perché, dunque, non cogliere la palla al balzo e lanciarsi nel patinato - e oggi ambitissimo - mondo degli influencer? Detto fatto. La signora Angelina, mamma a tempo pieno - come si legge nella bio del profilo - ha aperto il suo account e in 24 ore ha raggiunto oltre 120 mila influencer. 122 mila, per l'esattezza, destinati a crescere visto l'attenzione e l'ilarità che ruota intorno a questo nuovo personaggio creato, seppur inconsapevolmente, da Barbara d'Urso.
La prima foto, intimidita dall'esordio social, è con il marito Pino, poi ecco una serie di selfie con linguacce e ammiccamenti vari e infine i video in cui ringrazia i fan. Preso il via, Angelina si lancia anche nelle prime storie, con cui regala qualche minuto di celebrità alle amiche più care. Un vero fenomeno che spacca a metà l'opinione pubblica (che sì, a quanto pare si occupa anche della signora Angelina di Mondello). Se infatti da un lato ci sono migliaia di follower che l'acclamano, bramosi di un nuovo tormentone trash, dall'altra c'è chi sbotta - e non sono pochi - davanti a tanta fama. "Mi sono iscritta all'università, continuo a studiare e lavorare sperando in futuro di riuscire ad affermarmi - si legge in un tweet (uno dei tanti) - ma ho capito che bastava dire 'non ce n'è coviddi, buongiorno da Mondello' e avrei risparmiato molta fatica". Vagli a dare torto... Ma nell'era dei social, si sa, a volte i più noti sono anche i meno talentuosi.
