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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Antonello Zappadu, tutta la verità sul caso Berlusconi

Vittoria in Tribunale per il fotoreporter sardo noto per i suoi scatti rubati a Villa Certosa che, dopo anni di guerre legali, racconta in un'intervista a Libero come ha ritrovato la serenità ritirandosi in Colombia

Sono passati diversi anni ma tutti ricordano il fotografo sardo Antonello Zappadu, noto per essere diventato l'incubo di Berlusconi: ebbene sì, quelle foto "rubate" a Villa Certosa gli hanno letteralmente cambiato la vita ma non in termini economici come si potrebbe pensare, anzi.

A raccontarlo è stato il diretto interessato che, in un'intervista esclusiva pubblicata sul quotidiano Libero, ha rivelato la sua verità sul famoso scandalo: i fatti risalgono al weekend di Pasqua del 2007 quando, il fotoreporter, immortalò Berlusconi in compagnia di cinque procaci ragazze nella sua villa in Sardegna. Scatti fatali in quanto, dopo anni e anni di dure battaglie legali, solo ora è arrivata la sentenza che ha dichiarato estinto il reato, perché prescritto, facendo così cadere le accuse di violazione di domicilio e della privacy ai danni di Silvio Berlusconi.

Questa guerra però, a livello personale, economico ma anche professionale, è costata molto cara a Zappadu. Ora, infatti, ha lasciato l'Italia e vive in Colombia: "Oramai sono colombiano dall'unghia dell'alluce sino alla testa: vivo con la mia bellissima moglie Susan e i miei due piccolini a Cali, una metropoli tristemente nota per il "cartello" dei narcos. Sono fuggito dall' Italia quando venni licenziato dal gruppo Epolis, a causa delle foto fatte all'allora premier Berlusconi: non trovavo più lavoro, nessuno voleva correre il rischio di assumermi. Ora fotografo per me e mi sono reinventato scrittore: pubblico libri e li illustro con le mie foto".

A quanto pare il suo presente è molto segnato da un passato pesante tanto che alla domanda: "Riscatteresti le foto scandalo di Villa Certosa che hanno segnato l' inizio della fine di Silvio Berlusconi?" posta dal giornalista, Zappadu non esita a rispondere: "Con il senno di poi, no, non lo rifarei. Ho avuto troppi problemi, ho messo a rischio la mia stessa esistenza anche per colpa di una giustizia lenta e farraginosa. Mia moglie si è ammalata e ho dovuto vendere macchine e ottiche fotografiche per pagare le cure mediche; per saldare le parcelle degli avvocati sto pensando di dar via la mia casa in Colombia. Insomma da quando ho fatto quelle fotografie su di me si sono abbattute le dieci piaghe d'Egitto".

Nostalgia dell'Italia? Sembra proprio di no:"La Colombia è un paese difficile, con forti contraddizioni, ma ho imparato ad amarla, come amo i colombiani. Dell' Italia non mi manca niente, della Sardegna tutto".

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