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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Barbara D'Urso perde in tribunale una causa contro Pupo

Ora dovrà pagare le spese processuali

Il tribunale ha messo la parola fine alla querelle che ha vistro contrapporsi Maria Carmela D’Urso e Enzo Ghinazzi, ossia Barbara D’Urso e Pupo.

Tempo fa la showgirl aveva chiesto al cantante un risarcimento danni per diffamazione perché si era sentita offesa da alcune dichiarazioni da lui rilasciate durante un’intervista telefonica a Sky Sport il 22 agosto 2010.

Si parlava della canzone “La storia di noi due”, usata come sottofondo ironico a uno spot della stessa Sky che vedeva protagonisti i giocatori Cassano e Vucinic, tra gli altri, in versione “prima e dopo la cura”, in forma e poi ingrassati. Pupo ha ricordato come quel brano, scritto nel 1981, fosse dedicato “ad una grande donna di Mediaset che fa la conduttrice e con cui ho avuto un flirt: Barbara D'Urso. Io l'ho scritta, parole e musica, per lei, è stato un momento in cui le ho dedicato questa canzone e questa è la prima volta che lo dico, ma è così. Quando l'ho scritta Barbara era come Cassano vero, ora è Cassano finto”.

La battuta non è piaciuta a Carmelina, lamentando “che l’intervista aveva dato luogo a diversi articoli di gossip ed aveva danneggiato gravemente la propria reputazione e riservatezza”. Accusato di ineleganza per aver tirato fuori questa vecchia storia, Pupo si è difeso facendo notare che “da noi in campagna è più inelegante mettersi sul trespolo a sparare giudizi snob e spocchiosi senza informarsi piuttosto che rischiare di essere fraintesi”. Magari fra trent’anni, ha sottolineato Pupo, “io, abbastanza vecchietto, ma anche la D'Urso, come un Cassano e un Vucinic finti, racconteremo il nostro dolcissimo flirt e le perfette regole degli amanti”.

La toppa è stata peggio del buco, come si dice, e la D’Urso ha chiesto a Pupo 50mila euro di risarcimento, smentendo anche la relazione.

Il giudice però ha deciso altrimenti. “La dichiarazione relativa all’esistenza di una breve relazione tra i due non può avere alcun contenuto diffamatorio o lesivo dell’onore dell’attrice perché la stessa nel medesimo contesto viene definita una grande donna tanto che ha ispirato la sua canzone d’amore. Né può ritenersi che abbia carattere gratuitamente offensivo l’allusione al Cassano vero e al Cassano finto, trattandosi di un inoffensivo scherzoso paragone con il tema della trasmissione sportiva”. Barbara D’Urso, dice il giudice, è un personaggio pubblico e Pupo non ha rivelato alcun aspetto intimo della relazione, mentre “riveste senz’altro interesse, per un certo pubblico, conoscere il soggetto che ha ispirato la composizione artistica”. La D’Urso è stata condannata al pagamento di 4mila euro di spese processuali. 

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