Batman come icona gay non sembra un concetto così tanto fuori dalla realtà. 

Già in passato c'era stato il "coming out" del disegnatore Grant Morrison, che aveva aveva svelato con un'intervista a Playboy quello che in molti sospettavano. L'amicizia con Robin, il rapporto con il maggiordomo Alfred, l'essere circondato da donne bellissime che lui sembra a malapena notare, stretto in tute di gomma vagamente fetish: il Batman dei fumetti è "gay al 100 per cento", dichiarò Morrison. Non solo: "il concept di base del personaggio è assolutamente omosex". Persino i film dedicati all'uomo pipistrello hanno giocato sulla sua ambiguità. George Clooney, che ha interpretato il vendicatore mascherato nel 1997 in "Batman & Robin", ha dichiarato nel 2009 a Barbara Walters che a suo tempo scelse di interpretare Batman come se fosse gay.

Il dibattito sull'omosessualità del supereroe si è riacceso in Inghilterra, dove è stato appena pubblicato "Erotic Lives of the Superheroes". Un dibattito volto un po' troppo a cercare lo scandalo ad ogni costo che ha coinvolto oltre alla stampa inglese anche l'americano The Hollywood Reporter ma che ha lasciato perplesso il suo stesso autore, lo scrittore veneto trapiantato a Londra Marco Mancassola, che ha già pubblicato il libro in italiano nel 2008 per Rizzoli. 

Nel romanzo, Batman e Robin sono diventati una celebre coppia gay di New York che però sente il peso del tempo che passa. Robin è cresciuto, Batman cerca ragazzi più giovani e si ritrova a sedere fianco a fianco con Elton John durante le cene di beneficenza. Quando Robin viene ucciso a Central Park, il Cavaliere Oscuro incontra Superman, anche lui ormai diventato un vecchio e costretto sulla sedia a rotelle, e si scopre che anche Mr Fantastic, Mystica e lo stesso Batman sono diventati il bersagli di uno spietato omicida.

Il romanzo è "un tentativo di esplorare la complessa umanità di un gruppo di personaggi", ha spiegato Mancassola al quotidiano inglese The Independent. Secondo l'autore, "non dovrebbe essere poi uno shock il fatto che la mia versione di Batman si lasci andare a strane forme di feticismo e sesso estremo" proprio perché da anni si è scritto e ragionato sul lato oscuro di questo personaggio.

"Il narcisismo è il suo abisso interiore. Ha lasciato che la sua unica storia d'amore fallisse miseramente perché troppo innamorato della giovinezza, inaccessibile e fugace. Ho rappresentato Batman in questo modo perché lo amo - ha spiegato Mancassola - Incarna quella tragedia che è diventato il fatto di invecchiare nella società contemporanea".

Chissà come la prenderanno i legali della DC Comics, che nel 2005 diedero battaglia all'artista americano Mark Chamberlain e ai suoi acquarelli che raffiguravano scambi di tenerezze tra Batman e Robin.