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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Stipendio a rischio per Bruno Vespa, lui scrive alla Rai: "Sono un artista, non tagliatemi il compenso"

Il cachet del conduttore potrebbe subire la tagliola del tetto massimo di 240 mila euro lordi annui stabilito dalla nuova normativa sull'editoria

Per Bruno Vespa è arrivata la resa dei conti, nel vero senso del termine. Dopo il no del governo al tetto dei 240 mila euro lordi annui ai compensi degli artisti (stabilito dalla nuova normativa sull'editoria e applicato, invece, a dirigenti e giornalisti), la Rai deve stabilire chi tra i suoi giornalisti ha un contratto di tipo artistico, e quindi può divincolarsi dalla temuta tagliola.

Il conduttore di "Porta a Porta" ci pensa da solo a chiarire la sua posizione all'interno della tv di Stato, e lo fa inviando una lettera al Cda Rai, che dopo la sfiducia al direttore generale Antonio Campo Dall'Orto non si trova in una situazione semplice. La missiva, pubblicata integralmente da Repubblica, è indirizzata ala presidente della Rai Monica Maggioni e ai consiglieri di amministrazione:

"Cara Presidente, cari Consiglieri,
poiché alla vigilia di vostre importanti decisioni alcuni giornali tornano su una possibile differenza tra artisti e giornalisti nel superamento dei tetti retributivi, mi permetto di sottoporvi qualche breve e rispettosa riflessione.

1.La norma del 2007 che esonera dai tetti le prestazioni professionali e artistiche che si svolgono nelle società a partecipazione pubblica operanti in regime di concorrenza (come è la Rai, ndr), richiamata dal parere dell’Avvocatura dello Stato , chiarisce ab origine ogni equivoco sulla differenza di impiego.

2.Volendo tuttavia avventurarsi in una speciosa distinzione, il terreno diventerebbe assai scivoloso. Tra un Fabio Fazio che si occupa di Falcone e un Bruno Vespa che fa un programma su Ballando con le stelle chi è l’artista e chi il giornalista?

3.Ha sempre sbagliato la Rai nello stipulare con professionisti che vengono dal giornalismo contratti artistici (è il caso di Vespa, ndr) che prevedono il versamento di contributi all’Enpals e agli enti previdenziali che l’hanno sostituito?

4.Riconoscere carattere esclusivamente giornalistico a trasmissioni come Porta a porta o altre comporterebbe ovviamente la mutazione in giornalistici di tutti i contratti in essere per chi vi collabora.

5.Sono fiducioso infine che la discussione su questo tema avvenga su basi esclusivamente giuridiche e di buon senso, allontanando il sospetto – alimentato da alcune dichiarazioni politiche e non solo – che si voglia immaginare qualche norma contra personam, inaccettabile sotto ogni profilo".

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