Roma è una "cloaca". Parola di Carlo Verdone, uno degli ultimi cantori della Città Eterna.

Lo scandalo di Mafia Capitale, il fango uscito fuori dalla inchieste della Procura di Roma che ha investito destra e sinistra, rivelando un sottobosco criminale di corruzioni, abusi e mazzette, colpisce soprattutto chi questa città la ama.

"Quelli che hanno un'anima se ne vanno, è inevitabile", ha spiegato l'attore in un'intervista a "La Stampa". "Per me Roma è tutto, il luogo che non vorrei mai abbandonare, ma anche la città dove, alla seconda pioggia, l'asfalto si spacca, dove in piena estate, a luglio, gli alberi hanno un aspetto malato, dove i marciapiedi sono sempre sgretolati, una città opaca, ben lontana da quella celebrata da Tito Livio".

La città de "La Grande Bellezza" è una città allo sbando, "opaca", incapace ormai persino di tirare fuori lo spirito corrosivo e tagliente che da sempre caratterizza il carattere suo e dei suoi cittadini per reagire di fronte a una valanga di malaffare. Ma se finora il romano era rimasto a guardare, impassibile e canzonatorio, il politico arraffone o l'industriale palazzinaro, liquidandone la pochezza morale con una battuta o uno sfottò, ora, avverte Verdone, "se continuano a scoppiare scandali di questa portata, ci dobbiamo aspettare tumulti in piazza, ma di quelli veri". E l'attore è pronto.

"Io per strada ci vado, e avverto il clima diffuso. Non c’è più spazio per l’ironia, c’è solo rabbia, indignazione, voglia di reagire. La gente si chiede: ma chi diavolo abbiamo messo lì, a comandare?"

Già, la classe politica. Se "quelli di Sordi e delle commedie di un tempo erano furti di galline", ricorda Verdone, oggi "una grossa parte della classe politica è di bassissima qualità". Dice l'attore:

"Il politico dovrebbe essere una persona seria, autorevole, dovrebbe aver seguito un corso di etica, essere animato da grande passione, aver fatto bene l'università e conoscere a fondo la letteratura italiana. Si fanno cascare Pompei e la Domus Aurea, vuol dire che alla guida non ci sono persone adatte. Quelli che avevano andavano bene per le scommesse e i casinò"