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Sabato, 20 Aprile 2024
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Christian De Sica dice addio ai cinepanettoni e a De Laurentiis

A settembre sarà sul set di "Colpi di fortuna" e poi si volta pagina, assicura l'attore

Possiamo tranquillamente definirla "la fine di un'era"? Christian De Sica rompe con il produttore Aurelio De Laurentiis e dice addio al Cinepanettone.

Dopo Massimo Boldi, il primo a rompere un sodalizio artistico che durava dal 1983 con il primo "Vacanze di Natale", ora anche De Sica ha deciso di cambiare strada e in un'intervista al Corriere della Sera ha spiegato i motivi di questa rottura.

"Il 2 settembre inizio le riprese di 'Colpi di fortuna', il mio ultimo cinepanettone. Poi basta: i miei impegni con Aurelio De Laurentiis finiscono qui", annuncia l'attore.

Il perché è presto detto: "Per trent'anni anni ho fatto sempre lo stesso film, con le stesse situazioni, quasi con le stesse battute: le vacanze, l’aeroporto, le mogli tradite, la droga, gli sponsor, i panorami turistici da inquadrare, i marchi delle auto e delle compagnie aeree da riprendere. Se il pubblico non si è stufato forse un po’ di merito è anche mio, di questa faccia che ha continuato a far ridere. Se sei un cane e reciti l’Amleto hai sempre il testo di Shakespeare dietro cui nasconderti. Ma se reciti uno sketch di Amurri, Verde e Costanzo e non sei bravo, non puoi resistere tanti anni”.

De Sica - simbolo del cinepanettone - rivendica il successo e la carriera ("L’affetto della gente è qualche cosa che ti resta dentro. I cinepanettoni me l’hanno dato non vedo perché dovrei rinnegarlo: capita così raramente, è la mia più grande soddisfazione") ma si prende anche una parte di responsabilità.

"Forse avrei potuto non firmare tante esclusive con Aurelio - dice al Corriere - Non voglio dare la colpa a lui, la colpa ce l’ho io, anche di aver creduto alle sue promesse: firmavo un contratto per cinque film perché avrei dovuto farne due come attore da solo, uno come regista, uno magari con Nuti e uno con Verdone. Ma poi mi spiegava che se metteva me e Verdone in un unico film ci perdeva perché bastava uno solo ad attirare il pubblico. Mettendoci insieme incassava la metà e così mi ritrovavo a fare cinque cinepanettoni".

A 62 anni Christian De Sica, una carriera che forse avrebbe potuto riservare qualche sorpresa in più (come il ruolo da protagonista ne "L'uomo delle stelle" di Tornatore, ma De Laurentiis non lo lasciò libero), si toglie quindi qualche sassolino dalla scarpa e si prepara al post-De Laurentiis, che ha scelto di puntare sui giovani (I Soliti Idioti, Luca e Paolo, Lillo e Greg) per continuare il genere campione d'incassi.

Nel futuro ci sono il progetto di un film sulla storia d'amore tra suo padre Vittorio De Sica e sua madre Maria Mercader e tanto teatro. Ma chissà che non ci sia spazio anche una reunion con il vecchio compagno Massimo Boldi, al quale comunque non risparmia critiche: "È lui che ha rotto la coppia, firmando con un altro produttore perché guadagnava di più e non voleva più stare in coppia. Poi si è pentito e adesso vorrebbe che tornassimo insieme. Ma a che fare? Mi viene in mente solo I ragazzi irresistibili', ma dovrebbe passare ancora qualche anno)".

L'idea è "un film intitolato Cinepanettone dove siamo due vecchi attori incavolati neri e raccontiamo quello che sappiamo di De Laurentiis, dei soldi, delle signorine di Berlusconi, delle raccomandazioni, delle stupidate”.

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