Christian De Sica gay? "Una fregnaccia pazzesca".

Parola del diretto interessato, che in un intervista al settimanale "Diva e donna" torna a smentire le voci su una sua presunta omosessualità che lo perseguitano da anni.

“È una tale ca***ta. Cosa vuoi dire? Può molestare mia moglie, i miei figli. A me non frega niente… Sai quante str****e hanno detto sulla mia famiglia? Che avevo i miliardi in Svizzera quando invece morivo di fame. Che mia madre era lesbica. Che mio padre aveva un amante uomo”.

Le voci indicano persino l'identità del "compagno" di De Sica, che è sposato da più di trent'anni con Silvia Verdone (sorella di Carlo, ndr), una delle coppie più longeve del cinema italiano.

L'uomo in questione sarebbe l'attore Paolo Conticini.

"Questa fregnaccia pazzesca mi è rimasta addosso da quasi vent’anni, da quando ho fatto ‘Uomini, uomini, uomini’, storia di quattro amici omosessuali, e sono diventato amico di Paolo. Tu pensa che i miei figli lo chiamano zio. Ieri sera eravamo a cena io, mia moglie, lui e la sua fidanzata”.

Il rapporto con Conticini c'è, ma è un rapporto di amicizia che ha origini lontane: "Paolo è un uomo serio, perbene, cui voglio molto bene. Sono molto attaccato a quest’uomo da quella volta che ho rischiato seriamente di morire… Capodanno del Duemila, a Cortina esco di casa con mia figlia per vedere i fuochi e mi arriva un petardo dritto in un occhio. Una tragedia. Lui mi era grato. L’avevo fatto lavorare nel cinema quando era un ragazzetto che mi faceva d’autista, prima ancora si arrangiava da buttafuori. Mi è stato vicino con mia moglie al Policlinico Gemelli per quattro mesi e mezzo. Non lo posso dimenticare. Mi faceva la barba, mi puliva il sedere…”.

Ma allora perché tutte queste illazioni? "Paolo è più di un amante. È come un altro fratello… Ti giuro, avessi questa inclinazione lo direi. Il punto è un altro. Se hai successo, denaro, una bella famiglia, finisce che stai sulle palle a molti. Qualcosa devono trovare. È un paese di matti il nostro”.