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Giovedì, 28 Marzo 2024
Film al Cinema

After Love, un dramma emozionante sulla ricerca di una verità perduta

Il primo lungometraggio del regista anglo-pakistano Aleem Khan scandaglia l’interiorità di una donna alle prese con una sconvolgente rivelazione

Considerato dalla critica come uno dei migliori film inglesi dell’anno, After Love arriva nelle sale cinematografiche italiane dal 7 febbraio. Il regista Aleem Khan, al suo esordio alla regia, è stato premiato per il suo lungometraggio alla Semaine de la Critique di Cannes, ed il suo lungometraggio ha vinto ben sei premi ai British Independent Film Awards – tra gli altri, quello di miglior film, miglior regista e miglior attrice protagonista. 

Non ci stupisce affatto il successo della prima opera di Khan; la pellicola scandaglia l’interiorità fragile e frammentata della sua – straordinaria – protagonista, una donna alla ricerca di risposte, su di sé tanto quanto su chi la circonda, dopo che è diventata vedova. Il lutto diventa il motore di una ricerca sofferta ma determinata un perduto senso d’identità, e la matassa di segreti che circonda la vita di Mary viene dipanata con maestria e delicatezza, complice una poetica dell’immagine di incredibile potenza visiva.

Lo spazio, infatti, – che si tratti delle scogliere di Dover o di un appartamento vuoto al di là della Manica – si fa personaggio tanto quanto le figure che lo abitano, anzi forse concorre più di queste nel costruire il crescendo tensivo di questo dramma intimista. 
Prima di entrare più nello specifico per quanto riguarda i temi del film, e come vengono affrontanti, ne ripercorriamo brevemente la sinossi. 

Di cosa parla After Love

L’inglese Mary (Joanna Scanlan), convertitasi alla religione islamica per amore, conduce una serena vita con il marito, Ahmed (Nasser Memarzia), nella città di Dover. Quando però Ahmed muore improvvisamente la donna si ritrova a dover affrontare molto di più di un già traumatico lutto. 

Attraverso alcuni messaggi sul cellulare dell’uomo, infatti, scopre che questi aveva una relazione con un’altra donna, la francese Geneviève (Nathalie Richard). La donna abita a Calais, il paese dove Ahmed diceva di doversi recare spesso per lavoro, proprio dall’altra parte del canale della Manica: le due sono separate da solo una trentina di chilometri. 

Mary parte quindi per Calais per conoscerla, intenzionata a trovare delle risposte. Quando si trova di fronte a lei, però, non ha il coraggio di dirle la verità. Si finge quindi la donna delle pulizie che doveva aiutare Geneviève nel trasloco ed inizia a passare del tempo con l’amante del marito, venendo man mano a conoscenza dell’effettiva rete di segreti che il defunto marito custodiva. 
Senza svelarvi troppo altro, vi invitiamo a guardare il trailer del film, qui di seguito pubblicato dal canale Youtube di Teodora Film.

Un dramma intimista sulla ricerca di un’identità perduta

Mentre Mary si trova sul traghetto che la porterà a conoscere l’amante del marito, volge lo sguardo verso le suggestive bianche scogliere di Dover. Una parte della roccia cede, causando una frana sul litorale sottostante. After Love è costellato di sequenze in cui lo spazio circostante i personaggi ci parla; il soffitto – sempre bianco – si crepa improvvisamente. 

Ancora: la protagonista si abbandona in balia di onde violente, che muovono il suo corpo inerte come fosse un burattino mosso da fili crudeli. Si tratta di un’immagine perfettamente calzante per il personaggio interpretato da una magistrale Joanna Scanlan: una donna che si ritrova ad affrontare la perdita del marito ben due volte. Se da una parte Ahmed muore quando Mary ritrova il suo corpo senza vita, anche l’Ahmed che credeva di conoscere, quello della memoria di una vita passata insieme, le viene portato via dalla sconvolgente scoperta dell’esistenza di Geneviève. 

After Love affronta una continua rinegoziazione dei propri personaggi; se inizialmente ci chiediamo chi sia questa misteriosa donna che abita a Calais, o chi sia veramente Ahmed, che vive due vite tanto diverse tra loro, ben presto ci rendiamo conto che la domanda che il regista vuole porci è differente: chi è Mary? Se dapprima è una moglie soddisfatta ed appagata, poi diventa una vedova in lutto, una donna tradita, un’investigatrice alla ricerca della verità, una donna delle pulizie silenziosa ed invisibile. 
Il regista Aleem Khan è magistrale nel dipingere il tormento della sua protagonista, complice anche l’interpretazione della Scanlan, ma forse soprattutto in quei momenti sopracitati in cui la roccia, un muro, le abitazioni stesse si fanno il tramite attraverso cui l’interiorità dei personaggi si riversa nel visibile mentre un intreccio di verità ed inganni viene a galla.

Un ulteriore punto di forza della pellicola è sicuramente la maniera in cui si va a costruire il rapporto tra Mary e Geneviève, apparentemente agli antipodi, ma unite da molto di più che dall’amore per lo stesso uomo. 

After Love colpisce quindi nel segno nel tessere uno sfaccettato incontro tra due donne, rivali ma unite da una comune sofferenza, che si fanno strada in una rete di bugie per trovare, finalmente, delle risposte. 

Voto: 8

Il trailer e la locandina

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