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Venerdì, 29 Marzo 2024
Film al Cinema

Al cinema "Botticelli e Firenze - La nascita della bellezza", che vi inviterà a riscoprire l'arte

Nelle sale solo dal 28 al 30 novembre, il documentario intreccia e svela il rapporto tra il pittore, Firenze e la sua arte immortale

Come accade spesso quando si riflette sul percorso e le opere di una grande figura della storia non si può prescindere dal luogo in cui ha operato e dal contesto che l’ha spinta a realizzare le sue opere. D'altronde l'arte in tutte le sue forme - che siano romanzi, fotografie o quadri - non è altro che un'espressione intellettuale e soprattutto uno strumento potentissimo di comunicazione. Per una società come quella del ‘400 in cui la religione aveva un ruolo molto importante e in cui la vita era così lontana da quella moderna, l’arte svolge quindi non solo una funzione prettamente decorativa ma anche e soprattutto una funzione educativa. L’arte di Alessandro di Mariano di Vanni Filipepi, detto Botticelli non è stata da meno, anzi ha svolto dirittura una funzione di mediazione tra il potere che commissionava le sue opere e i destinatari che dovevano leggervi dei messaggi e imparare da esse. Botticelli fu un pittore che, conscio della propria capacità,  ha agito per ottenere il meglio e raggiungere quella tanto agognata forma di perfezione che è stata oggetto di dibattito e di studio in tanti campi culturali.

Si potrebbe obiettare sul fatto che la perfezione non esista, che i suoi canoni non esistano, ma in realtà è ogni epoca ad individuare i propri, che sia nei colori, nelle forme o nel complesso di un’opera.  Rimane strabiliante col senno di poi vedere l'eccellenza qualitativa raggiunta da un pittore come Botticelli all'interno di tutti i suoi quadri, senza parlare poi delle metafore inserite o dei riferimenti che ci permettono di scoprire tanti messaggi nascosti all'interno di un semplice quadro. Il documentario porta gli spettatori attraverso la vita artistica di Botticelli e commenta quelle che sono alcune delle sue opere più famose e più interessanti fornendo una chiave di lettura inedita. Botticelli e Firenze. La Nascita della Bellezza è il docufilm, con la voce narrante di Jasmine Trinca, prodotto da Sky, Ballandi e Nexo Digital con il patrocinio del Comune di Firenze, ideato e scritto da Francesca Priori e diretto da Marco Pianigiani. Arriverà al cinema solo il 28, 29 e 30 novembre.

Botticelli e Firenze - La nascita della bellezza

Come già accennato all'interno del film risulta centrale il rapporto tra Botticelli e Firenze non solo sua città natale ma tutti gli effetti culla della sua arte. Indissolubilmente legato a Firenze c'è il nome dei Medici ricchi banchieri che  - con Cosimo prima e Lorenzo poi - hanno permesso che la città diventasse uno dei centri culturali di eccellenza di tutta Europa e hanno fornito a tutti gli artisti come Botticelli la possibilità di realizzare dei capolavori. Grazie a loro e all’ambizione di Sandro, che a soli 25 anni già lavorava nella bottega di famiglia nonostante le umili origini, l’arte a Firenze raggiungere nuove vette che la consacrano nel corso dei secoli come modello di riferimento. I Medici sono stati quindi importantissimi anche per lo stesso pittore, tanto da venir spesso ritratti all'interno delle opere in riferimento alla loro posizione sociale e al suo consolidamento. L'arte infatti non è solo decorativa ma svolge anche la funzione di celebrazione. 

“Firenze è tutto e tutto il resto è nulla.” - Edward Burne -Jones 

Dopo la fine del periodo Mediceo guidato da Lorenzo Il Magnifico anche l'opera di Botticelli subisce un cambiamento. Non solo inserisce modifiche nei colori, da più accessi sembrano spegnersi, ma sceglie anche come soggetto dei suoi quadri i miti e le figure mitologiche. Tra le tante la dea Venere o ancora Hermes ritratti rispettivamente ne La Primavera e La Nascita di Venere, due delle sue opere più famose ed iconiche. Fondamentale per la sua arte sarà non solo una costante sperimentazione ma anche la bottega, una vera e propria fucina di nuovi talenti che venivano lì creati, dove c’era  sempre uno scambio di idee e punti di vista. Dai suoi contemporanei quindi Botticelli è considerato come il pittore che riesce a raggiungere quella perfezione tanto agognata, e   il precursore di un nuovo modello ritrattistico. 

Botticelli e Firenze - La nascita della bellezza: Tra armonia e perfezione  

Ciò che colpisce ad un primo sguardo delle opere di Botticelli è questa delicata armonia nelle forme e nei colori dei soggetti rappresentati. La sua pittura è sempre stata caratterizzata da colori particolarmente accesi come il viola, il rosso e soprattutto da un tocco indistinguibile, ovvero il riflesso metallico frutto di un gioco di colori e luce. A questa perfezione estetica si lega quella contenutistica delle sue opere, ed è così che proprio in nome di quei valori i soggetti dei suoi quadri spaziano dalle figure storiche e politiche, le divinità, le figure mitologiche e infine - nell’ultima parte della sua vita-  ai soggetti danteschi della Divina Commedia. È così infatti che evolve la sua tecnica pittorica, dall'uso delle tempere fino alla preponderante presenza di disegni e di ritratti elemento che lo ha contraddistinto nel panorama artistico di Firenze. Non ne è stato l'iniziatore quanto il precursore di una tipologia, ovvero quella con il busto a tre quarti; ritratti dai quali sembra che il soggetto stia uscendo dalla tela. 

Ad influenzare la sua arte è stata anche la filosofia, in particolar modo quella neoplatonica nelle parole e pensieri di Marsilio Fucino, grazie alla quale ha tentato di raggiungere la perfezione nella sua arte. Botticelli è stato innovativo anche nella rappresentazione della donna come La Venere, ritratta nuda e dalle forme armoniche. Un’icona rimasta fino a noi e più volte modernizzata, che permette di vedere non più la donna come portatrice di peccato, ma come ideale di bellezza e armonia. Il documentario quindi invita chi guarda a riflettere sul percorso artistico - meno su quello personale di cui ci sono poche informazioni - di Sandro Botticelli e lo fa anche con diverse tecniche: il reenactment che vede attrici e attori che danno vita ai quadri e ai suoi soggetti; la musica a volte dai toni bassi altre da quelli più solenni che celebra l’artista e la sua consacrazione. Senza dimenticare il ruolo di Firenze che viene esaltata dalla regia con molte inquadrature dall’alto e panoramiche che ne ricordano la bellezza a distanza di secoli.  Il tutto è poi narrato dalla voce dell’attrice Jasmine Trinca che accompagna in questo viaggio gli appassionati dell’arte ma anche i più curiosi. 

Voto: 7 

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