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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Arte, sensualità e amore gay: Guadagnino punta all'Oscar con "Chiamami col tuo nome"

4 nomination per il film del regista palermitano, nelle sale italiane dal 25 gennaio. Un successo cinematografico straordinario

Basato sull'omonimo romanzo di André Aciman, "Chiamami col tuo nome" è un racconto sensuale e trascendente sul primo amore, firmato da Luca Guadagnino. Un successo cinematografico straordinario, che dopo la candidatura all'ultima edizione dei Golden Globes incassa ben 4 nomination agli Oscar (miglior film, miglior attore protagonista, miglior sceneggiatura non originale, miglior colonna sonora).

Distribuito da Warner Bros. Entertainment Italia, il film esce nelle sale italiane il 25 gennaio. Nel cast Armie Hammer, Timothée Chalamet, Michael Stuhlbarg, Amira Casar, Esther Garrel e Victoire Du Bois. 

TRAMA - E' l'estate del 1983 nel nord dell'Italia (vicino la città di Crema, in Lombardia), ed Elio Perlman (Timothée Chalamet), un precoce diciassettenne americano, vive nella villa del XVII° secolo di famiglia passando il tempo a trascrivere e suonare musica classica, leggere, e flirtare con la sua amica Marzia (Esther Garrel). Elio ha un rapporto molto stretto con suo padre (Michael Stuhlbarg), un eminente professore universitario specializzato nella cultura greco-romana, e sua madre Annella (Amira Casar), una traduttrice, che gli danno modo di approfondire la sua cultura in un ambiente che trabocca di delizie naturali. Mentre la sofisticazione e i doni intellettuali di Elio sono paragonabili a quelli di un adulto, permane in lui ancora un senso di innocenza e immaturità, in particolare riguardo alle questioni di cuore. Un giorno, arriva Oliver (Armie Hammer) un affascinante studente americano di 24 anni, che il padre di Elio ospita per aiutarlo a completare la sua tesi di dottorato. In un ambiente splendido e soleggiato, Elio e Oliver scoprono la bellezza della nascita del desiderio, nel corso di un'estate che cambierà per sempre le loro vite.

Ogni cosa del film ricorda vividamente la sensazione di un'estate italiana, piena di gite in bicicletta, di nuotate di mezzanotte, di musica e d'arte, di pasti appetitosi sotto il sole e del risveglio della prima passione di un ragazzo di 17 anni. 

"Non voglio che 'Chiamami col tuo nome' venga percepito come un'opera iper-intellettuale - spiega Guadagnino - ma come una tenera storia d'amore che emozioni il pubblico: come una scatola di cioccolatini".

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