rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Film al Cinema

Close, la struggente storia di un'amicizia adolescente

Arriva al cinema dal 4 gennaio, distribuito da Lucky Red, il film vincitore del Gran Premio della Giuria allo scorso Festival di Cannes

La storia di un amicizia profonda tra due ragazzini che si trasforma al contatto con il mondo esterno e con le sfide della crescita, fino all’evento che la farà diventare lo spartiacque nella vita del giovanissimo protagonista. La commovente vicenda al centro di “Close” del regista belga Lukas Dhont, già autore del premiato Girl, ha conquistato il Gran Premio della Giuria allo scorso Festival di Cannes e arriva nei cinema italiani il 4 gennaio. A interpretare il protagonista Léo è il bravissimo esordiente Edene Dambrine mentre Gustav De Waele è il suo inseparabile amico Remi e sua madre è interpretata da Émilie Dequenne.

Close, la trama

Léo e Rémy, hanno 13 anni e sono inseparabili. La loro vita scorre serena nelle campagne delle Fiandre, dove vivono in simbiosi. Condividono il tempo libero, le corse nei campi, le gare in bicicletta, le sfide alla playstation, i pranzi, le cene e le notti, uno a casa dell’altro, più che amici, fratelli per scelta. Un equilibrio e una complicità perfetta, vissuti in piena libertà e leggerezza, che vengono però messi a dura prova con l’inizio della nuova scuola. Qualche battuta velenosa mette Léo a disagio e lo costringere a vivere in modo diverso la sua amicizia per Remi, per cercare di integrarsi meglio con i nuovi compagni. Un disagio che cresce, a fronte della naturalezza con cui l’amico continua a comportarsi, anche quando non sono al riparo da occhi maliziosi nelle mura di casa, anche quando sono esposti al mondo. Leo non è come Remi, a lui i giudizi degli altri pesano, ed è così che decide di allontanarsi dal suo migliore amico. Una scelta che graverà in modo impensabile su Remi e che, dopo una svolta imprevista, caricherà le ancora gracili spalle di Léo di un peso insostenibile.

Close: Lèo e Remi e la durezza dell’adolescenza

Close significa ‘vicino’, proprio come sono i due giovanissimi protagonisti del film. Una vicinanza di anime, corpi e vita che viene spezzata dal confronto con il mondo esterno, che giudica quello che non conosce e fraintende  quello che non sa. Perché c’è un momento esatto nella vita in cui l’innocenza finisce, e quello che potevi fare in piena libertà da bambino viene travisato quando bambino non sei più, ma non sei nemmeno abbastanza grande per gestire confusione e cattiverie. Né carne, né pesce, ancora in mezzo al guado, in attesa che ti spunti la corazza adulta dietro cui potrai nasconderti, e ti cadano definitivamente le ali troppo leggere dell’infanzia.

Con la storia di Leo e Remi, Lukas Dhont, trentenne, esplora la terra di nessuno dei tredici anni, di quel cambiamento e di quelle sfide che, viste con il senno di poi, non sembrano così insormontabili, ma che in quella ingrata età di passaggio apparivano le più ardue delle prove di resistenza. Il regista ci fa entrare nella tempesta di emozioni che si scatena, inaspettata e sconosciuta, prima su Léo e poi, a cascata, violentissima, su Remi, e che provoca l’evento che cambia le loro vite e quelle dei loro genitori. Quando si spezza il filo di questa amicizia viscerale crolla tutto, e Léo si ritrova a fare i conti con un peso enorme, impossibile anche per un adulto da portare da solo. Un peso che non riesce a spiegare a nessuno. Non ai suoi coetanei, per la cui approvazione si è giocato tutto; non agli adulti che sono adulti, e quindi non riuscirebbero a capire, tranne, forse, la madre di Remi, che è l’unica con cui cerca di riallacciare quel filo ormai rotto.

La sua ricerca di risposte lo porterà ad affrontare da solo la propria sofferenza, in un viaggio che lo condurrà dall’altra parte del guado, della sua vita, quella ormai lontana dalla libertà e dalla spensieratezza dei suoi anni bambini. Lukas Dhont ci invita a guardare in faccia la durezza degli anni più incerti di un percorso di crescita, sottolineandone ogni passaggio, scrutando in continuazione i volti dei suoi protagonisti e passando dalla tenerezza dell’infanzia libera ,tra giochi e risate, raccontata con una fotografia calda e avvolgente come quell’ultima estate spensierata, alla ferocia della fine dell’innocenza, sottolineata da colori freddi come il ghiaccio su cui Léo cerca disperatamente l’accettazione dei suoi nuovi compagni della squadra di hockey.

Il trailer

Voto:7,5

Close_Verticale_Web_NEW._2

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Close, la struggente storia di un'amicizia adolescente

Today è in caricamento