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Sabato, 20 Aprile 2024
Film al Cinema

"E’ stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito", il mito Paolo Rossi raccontato in un documentario

Esce nelle sale il 19, 20, 21 settembre il documentario che ricostruisce la vita di Paolo Rossi, diretto da Walter Veltroni prodotto da Palomar e distribuito da Vision Distribution

La storia dietro il mito, il ragazzo dietro l’eroe di Spagna ’82. E’ questo il fulcro del racconto di “E’ stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito”, il docufilm firmato da Walter Veltroni e dedicato al goleador dell’Italia campione del mondo guidata da Enzo Bearzot, che sarà nei cinema come evento speciale dal 19 al 21 settembre. Nel del film alcuni attori ricostruiscono l’infanzia di Pablito, interpretato bambino da Leonardo Turco, mentre tra gli intervistati che hanno condiviso con lui la sua epopea figurano la moglie Federica Cappelletti, il fratello Rossano Rossi e i compagni di squadra e amici Antonio Cabrini, Marco Tradelli e Giuseppe Bergomi.

E’ stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito, la trama

Paolino Rossi è un bambino di Prato che, come tanti altri suoi coetanei, ama giocare a pallone e, giocando, sogna un futuro da campione. A casa tifano per lui il papà, il fratello Rossano, suo compagno di squadra in tante partite sul campetto dell’oratorio, e la mamma. Una famiglia comune, che non sa di essere la famiglia di un futuro eroe italiano. Paolino Rossi è gracilino ma ha uno scatto che lascia sempre sul posto gli avversari e il suo talento viene presto notato. Ha solo 14 anni quando la Juventus punta gli occhi su di lui e fa di tutto per averlo nelle giovanili. Paolo, con la complicità di Rossano, riesce anche a superare lo scoglio più grande, il veto della madre e, quindicenne, fa le valige e parte per Torino per inseguire i suoi sogni. Una strada tutta in salita, tre infortuni al menisco a inizio carriera non indeboliscono la sua determinazione a diventare un calciatore di serie A.  E ancora, gli anni al Vicenza che lo rivelano all’Italia e finalmente, il debutto nel più grande palcoscenico del calcio: il Campionato Mondiale che si gioca in Argentina nel 1978 poi, ancora un ‘infortunio’, orribile e vergognoso, che lo tiene fermo per due anni: quello di un’accusa per calcio scommesse. Ma anche questo enorme ostacolo che gli sbarra la strada proprio quando la sua corsa sembrava non conoscere intoppi verrà superato. Dopo accuse infamanti e due anni di stop nel momento migliore della sua carriera, Paolo Rossi viene chiamato da Enzo Bearzot che lo vuole centravanti della sua Italia ai mondiali di Spagna. E lì che Paolino, facendo un altro miracolo, darà incoronato goleador del Mundial ’82 e diventerà per sempre Pablito.

Il film documentario di Walter Veltroni, “E’ stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito” continua poi raccontando gli anni successivi fatti di nuovi trionfi, ma anche nuove difficoltà, alternando il racconto del campione a quello dell’uomo, sempre attraverso materiali di archivio, molti dei quali inediti e, soprattutto, preziose testimonianze di chi ha condiviso con Rossi un tratto più o meno lungo di strada, arrivando fino alla fine.

E’ stato tutto bello, una storia italiana

In questo anno in cui cade il quarantesimo anniversario della conquista della Coppa del Mondo da parte dell’Italia di Bearzot nella notte magica del Santiago Bernabeu, le commemorazioni, le testimonianze e anche i racconti audiovisivi di quell’avventura sono stati diversi. Il documentario firmato da Walter Veltroni però non rientra esattamente tra questi prodotti, perché pur dedicando il giusto ampio spazio alla narrazione dell’epopea di Spagna’82 al centro del racconto mette  innanzitutto l’uomo Paolo Rossi che poi sì, per tutti è e sarà per sempre il Pablito del Mundial, ma che è stato molto altro. Secondo l’autore di “E’ stato tutto bello: storia di Paolino e Pablito”, la figura di Paolo Rossi e la sua vicenda racchiude in sé un potenziale narrativo soprattutto per alcune peculiarità, prima fra tutte: l’essere stato ‘un italiano qualunque’, nato da una famiglia di ceto popolare, in una città di provincia, non particolarmente dotato dal punto di vista della prestanza fisica eppure capace di fare di tutti questi punti di partenza il trampolino di lancio verso la realizzazione di un sogno, un sogno che ha vissuto dopo essere passato da molte difficoltà e, grazie a carattere, determinazione, intelligenza, sempre superate. Un uomo umile, di grande forza e capace di grandi sorrisi oltre che di grandi gol. Per raccontare tutto questo al pubblico si ricorre a una gran massa di materiale di archivio, con diversi interessanti inediti, come l’audio del pranzo al Quirinale dopo la vittoria del Mondiale in cui Pertini ringrazia, incoraggia e scherza con i giocatori e con Bearzot, ma anche video privati della famiglia di Paolo Rossi, concessi dalla moglie Federica Cappelletti, che raccontano la parte più intima e, anche qui, inedita del campione. Non si contano le testimonianze, emozionate ed emozionanti, di chi ha conosciuto Pablito, ma anche di chi ha conosciuto Paolino: dai compagni delle partitelle all’oratorio, a quelli degli scudetti in serie A, in molti hanno concesso al regista preziosi ricordi per tracciare un interessante e delicato ritratto di un grande campione italiano.

Voto: 6,5

Il trailer

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