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Martedì, 23 Aprile 2024

Marianna Ciarlante

Giornalista

Princess porta a Venezia 79 la cruda vita delle prostitute clandestine (e la stampa applaude)

In attesa dell'anteprima per il pubblico del film di apertura del concorso ufficiale di Venezia 79, White Noise di Noah Baumbach, arriva, nel pomeriggio del primo giorno della Mostra del Cinema di Venezia, la proiezione del titolo che dà il via al concorso della sezione Orizzonti. Si tratta di Princess, un film diretto da Roberto De Paolis che sceglie di dare voce alle prostitute clandestine della periferia romana portando la loro vita fatta di abusi, cinismo e precarietà sul grande schermo delle sale del Lido di Venezia. Quella che si fa chiamare Princess è una giovanissima prostituta nigeriana che a Roma si guadagna da vivere vendendo il suo corpo perché così, come dice lei, è come se non venisse mai "usata" da nessuno, dopotutto, viene sempre pagata per il suo lavoro. Non sa più qual è il suo vero nome, così come la sua vera identità e dietro una parrucca rosa, il trucco e un fare da primadonna, Princess fa su e giù per la strada, vive nei boschi e si guadagna da vivere facendo sesso con chiunque si fermi, giovane o vecchio che sia, l'importante è ricevere sempre quei venti o trenta euro per guadagnarsi da vivere. 

Questo film, non bellissimo dal punto di vista strutturale, risulta molto interessante per le tematiche trattate e spinge a una riflessione sul tema della prostituzione e della violenza sessuale sorprendendo per il suo racconto crudo ma allo stesso tempo delicato. De Paolis è in grado di mostrarci un tema molto chiacchierato, come la prostituzione, da un diverso punto di vista, quello di chi è costretto a farne la sua ragione di vita, in questo caso una diciannovenne clandestina che deve fare di tutto per non farsi mangiare dal mondo che la circonda. Pur nel suo cinismo, questo film assume una delicatezza inaspettata grazie alla semplicità e la dolcezza che traspare in quei pochi momenti in cui la protagonista del film diventa vulnerabile e si lascia andare a vivere quei sentimenti che ha tenuto taciuti per troppo tempo.

Rompendo le catene dell'apatia e dell'anaffettività, Princess, impara a riconoscere l'amore ma a contare sempre su se stessa, e, alla fine, capisce che, oltre alle ingiustizie, nella vita c'è anche altro e proprio questo aspetto della sua storia ha lasciato il segno nell'animo degli spettatori del film che, alla fine dell'anteprima stampa, non hanno potuto che lasciarsi andare a un sentito e caloroso applauso. 

Voto: 6

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