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Giovedì, 28 Marzo 2024
Film al Cinema

I film da vedere al cinema questa settimana (5-12 gennaio 2023)

Le pellicole in sala da giovedì: dal freddo Godland – Nella Terra di Dio al claustrofobico M3GAN

Si apre una nuova settimana cinematografica per le sale italiane che accolgono il preziosissimo e impattante Godland, terzo film del regista Hlynur Pálmason, ma anche Close e le indagini di natura sessuale, così come il docufilm Noi ce la siamo cavata, o ancora Un vizio di famiglia e M3GAN. Scopriamo come orientarsi al cinema e vediamo tutte le trame e i trailer delle nuove uscite.

Godland – Nella Terra di Dio

di Hlynur Pálmason, con Ingvar Eggert Sigurdsson, Fridrik Fridriksson, Ísar Svan Gautason, Elliott Crosset Hove, Vic Carmen Sonne, Jacob Lohmann

Verso la fine del XIX secolo l’Islanda è sotto il controllo della Danimarca. Il giovane prete danese Lucas viene mandato sull’isola per fotografare la vita degli abitanti locali e iniziare il progetto di costruzione di una chiesa. In un viaggio attraverso aree sperdute, inospitali e temperature proibitive, però, la missione iniziale assume tutt’altro significato, mettendo in discussione i principi morali della spedizione. Presentato in concorso nella sezione Un Certain Regard del Festival di Cannes 2022, il terzo lungometraggio di Hlynur Pálmason è un intensissimo racconto di uomo, fede e natura, che si interroga e scompone maestosamente tutti e tre. Da vedere.

Close

di Lukas Dhont, con Eden Dambrine, Gustav De Waele, Émilie Dequenne, Léa Drucker

Léo e Rémi sono cresciuti insieme, sempre fianco a fianco e manifestando la loro amicizia anche fisicamente e pubblicamente, senza preoccuparsi. Quando inizia il liceo, però, il loro comportamento fa dubitare i compagni sulla natura del loro legame, che viene così bruscamente interrotto da Léo per paura di essere frainteso. Il dolore di Rèmi è enorme, ma l’inaspettata ferita che si sta per aprire nella vita di Léo è ancora più grande. Presentato in concorso al Festival di Cannes 2022 (dove ha vinto il Gran Premio della Giuria), il nuovo film del regista belga Lukas Dhont torna a interrogarsi sulle problematiche legate all’identità sessuale, riflettendo sulla potenza che esse possono avere in gioventù.

Noi ce la siamo cavata

di Giuseppe Marco Albano, con Adriano Pantaleo

Adriano Pantaleo, uno dei piccoli attori di Io speriamo che me la cavo, film del 1992 diretto dalla compianta Lina Wertmüller, ha continuato la sua carriera nel mondo del cinema. Adesso ha deciso di partire alla ricerca dei suoi vecchi compagni "di scuola” del film (dove insegnava Paolo Villaggio) e di mettersi in contatto con loro per scoprire se a distanza di così tanti anni possono dire, effettivamente, di essersela cavata. Un documentario che più che ripercorrere la pellicola di Lina Wertmüller, la regista scomparsa lo scorso anno, la racconta con una coinvolgente leggerezza fino al presente.

Un vizio di famiglia

di Sébastien Marnier, con Laure Calamy e Suzanne Clément

Stéphane è una donna umile: lavora in fabbrica, rincasa e conduce una vita modesta, monotona fino a quando non irrompe il padre mai conosciuto, un ricco imprenditore che vive tra gli sfarzi con la sua eccentrica moglie. Stèphane inizia così a inventare bugie e raccontare falsità sul suo umile passato, ma scoprirà ben presto che il padre cela un lato oscuro. Un film à suspense thriller che indaga su un “furto di identità” attraverso i suoi protagonisti che oscillano tra due realtà sociali.

M3GAN

di Gerard Johnstone, con Allison Williams e Violet McGraw

M3GAN è una modernissima bambola dotata di una grande e sofisticata intelligenza artificiale che sa prendersi cura di tutti i bambini. Quando la sua inventrice, Gemma, diventa improvvisamente tutrice di Cady, decide di migliorare la sua bambola affidandole del tutto la piccola orfana. Horror puro e inquietante (ma non senza imprevedibilità) dove la tecnologia sfocia in sentimento e dialogo e quindi trappola.

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