rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Film e Serie Tv

Giorgia Ferrero, l'anima femminile del nuovo cinema italiano

Grazie ad una spiccata capacità di interpretazione drammatica l'attrice si è imposta all'attenzione del pubblico televisivo, cinematografico e teatrale anche in nome di un rigoroso impegno sociale in favore delle donne.

Da quando si è chiusa l'epopea del prestigioso cinema italiano, parecchi sono stati i protagonisti della scena artistica ma non sempre alle promesse iniziali è seguita una carriera degna delle tante aspettative. Negli ultimi anni, però, alcuni attori e, in particolare, diverse brave attrici hanno ripreso il filo d'Arianna perduto. Tra queste spicca sicuramente Giorgia Ferrero, savonese, che già protagonista in produzioni di eccellente levatura quali il film di Paolo Sorrentino "La grande bellezza" e la notissima fiction televisiva "Un posto al sole", è riuscita a conquistare una posizione di rilievo in virtù di un' indiscussa versatilità. Dalla sua Giorgia vanta, infatti,  anche  la partecipazione a numerosi spettacoli teatrali tra cui "Confusioni" di Alan Ayckbourn, "Don Giovanni" e "War Games" diretti da Francesco Randazzo, "Il Sogno" di Strindberg e "Santa Giovanna dei macelli" di Brecht. Attualmente è impegnata sul palcoscenico con i "Labirinti del male", drammatizzazione contro la violenza sulle donne, scritto da Giulietta Kelly nella quale affianca l'ex comandante dei RIS Luciano Garofano sotto la direzione di Alessandro Molinari.

Da qualche tempo a questa parte, il pubblico l'acclama come una delle più interessanti attrici del panorama nazionale. Un traguardo importante che coincide, forse, con la realizzazione di un sogno.
"La ringrazio, sono lusingata dal suo complimento. Di sicuro era un sogno che cresceva già dentro di me da piccola, anche se non ne ero consapevole. Quando andavo al cinema o vedevo la domenica i film con mia mamma, sognavo e fantasticavo su come sarebbe stato se su quello schermo ci fossi stata io. Poi nella vita sono successe alcune coincidenze insieme a delle scelte che mi hanno portato qui,  a dove sono ora. Il lato più affascinante del mio lavoro, comunque, è proprio il non sentirsi mai arrivati. Per fortuna! Altrimenti sarebbe la fine!  Sono, infatti, dell’idea che non si finisce mai di imparare, sia nell’arte che nella vita e, nel nostro caso di attori, è proprio la vita ad insegnarci."

Dal sogno alla realtà. Quali sono stati i suoi primi passi nel mondo della recitazione?
"Dopo due anni trascorsi a Milano, mi sono trasferita a Roma per frequentare una scuola di recitazione. Volevo studiare,  diplomarmi e dopo un provino fui ammessa all’International Acting School, diretta da Giorgina Cantalini, durata tre anni. Sono stata molto fortunata ad avere dei validissimi insegnanti sia italiani che stranieri."

Alla preparazione istituzionale è seguito il debutto.
"
Una volta  diplomata iniziai a lavorare subito in teatro e mi è ancora difficile raccontare l’emozione che provai all’epoca.  Nello stesso anno, girai il mio primo cortometraggio con una scuola di cinema, il supervisore era il regista Maurizio Sciarra che mi vide e mi volle per un ruolo in un suo film intitolato “Quale amore” con Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti. Così, grazie a Maurizio è cominciata la mia carriera nel mondo del cinema."

Il suo lavoro l'ha portata a calcare le scene non solo cinematografiche, ma anche televisive e teatrali. In quale di queste situazioni si sente di esprimersi al meglio? 
"Innanzitutto, credo che un attore sia un attore a prescindere che lavori in teatro, al cinema o in televisione. In teatro, certo, c’è un respiro diverso, c’è il tempo e ci sono le prove per preparare uno spettacolo, quindi vai in scena e  tutto si gioca in quell’ora e mezza. Non c’è la possibilità di ripetere come si fa nel cinema o in tv. In questo, direi, sta la differenza. E quando non si ha un ruolo primario, devi preparare il personaggio in solitudine ed è soltanto nel momento in cui il regista dice Azione! che si capisce se hai fatto un buon lavoro o meno. Spesso il tempo così risicato della televisione può nuocere anche ad un bravo attore, come di frequente accade."

Il film "La Grande bellezza" di Paolo Sorrentino è stato per lei un'ottima occasione di lancio. Come ha vissuto questa esperienza? Quanto le ha lasciato in termini professionali?
"Sorrentino è sempre stato uno dei registi con cui avrei voluto lavorare. Il set de La Grande Bellezza era qualcosa di gigantesco, si respirava veramente un’aria internazionale e già da lì si capiva che  il film avrebbe fatto parecchia strada. Il resto è storia. Sicuramente tanti miei colleghi vorrebbero lavorare con lui e io mi ritengo fortunata e felice di aver avuto questa opportunità. Il fatto di far parte del cast in un film che ha vinto l’Oscar, si è rivelato per la mia carriera davvero importante."

Nel 2015 e 2016 è stata scelta per la famosa produzione Rai Un posto al Sole.  Cosa significa per un'attrice recitare in una fiction progettata per durare sulla lunga distanza?  
"Devo tantissimo ad  "Un Posto al Sole" e al mio personaggio , Martina Landi ( cugina di Arianna). Per la prima volta ho avuto l’occasione di interpretare un ruolo estremamente diverso da me. Questa è stata una sfida e allo  stesso tempo una fortuna perché mi ha dato la possibilità di farmi conoscere al vasto pubblico e di entrare nelle case. Per quanto Martina fosse un personaggio scomodo l’ho amata tantissimo, era un personaggio scritto già benissimo in sceneggiatura , io poi ho aggiunto il resto. La bellezza delle serie sulla lunga distanza credo sia proprio l’opportunità, per un attore, di trovare sempre più sfaccettature, di scavare sempre più nel personaggio portando  in tal modo alla luce nuove qualità che magari nessuno si aspetta e che magari sei proprio tu a suggerirle agli autori."

Il pubblico italiano riconosce nella sua persona un esempio di capacità e di fascino. Ma nella realtà di tutti i giorni chi è la vera Giorgia Ferrero? E' riuscita a mantenere un certo distacco dalle tentazioni divistiche? 
"Il fatto di essere reputata un esempio di capacità e fascino non può che farmi contenta . Credo di essere una donna semplice anche se il cosiddetto divismo fa parte del gioco per cui  non lo giudico. Il nostro lavoro è fatto  anche di questo, anche se a tutto c’è un limite. Sono una donna curiosa, amo leggere, andare al cinema così come a teatro e fare tutte quelle cose che fanno le donne normali. Adesso ho due gatte che sono per me come figlie e non potrei più farne a meno. Sto imparando anche a cucinare e a preparare dei buoni piatti, oltre a scegliere sempre un’alimentazione sana e biologica."

Il mondo dello spettacolo è in subbuglio per lo scandalo Weinstein. Lei cosa ne pensa?  
"
Sono sempre stata e sempre starò dalle parte delle donne, lo testimonia lo spettacolo che faccio da anni nei teatri  contro la violenza e gli abusi sessuali.  Per questo io sto con Asia Argento. Lo documentano i miei post su facebook e twitter e alcuni video che metterò in rete . Non capisco questi attacchi che ha ricevuto nel nostro Paese dove dovrebbe essere sostenuta. Trovo che sia stata veramente coraggiosa. Vorrei dire a tutti quelli o quelle che l’hanno aggredita che sono molto, ma molto indignata per questo e che farebbero una figura migliore a tacere dato che forse non sanno cosa significhi cosa sia un abuso, una molestia o uno stupro! Le persone che giudicano sono di solito le peggiori..  e non è un luogo comune. La violenza avviene in tutti gli ambienti, non soltanto nel mondo dello spettacolo ma ovunque . Lo testimonia la campagna su twitter  #quellavoltache , in cui tantissime donne hanno portato la loro testimonianza e che si è rivelato uno strumento importante per farci finalmente sentire! In ogni caso, tutte noi donne dobbiamo essere solidali, solo così possiamo vincere."

Che giudizio da sul cinema italiano di oggi?  Crede che abbia le carte in regola per ripercorrere il tragitto segnato di  un tempo?
"A mio avviso sono parecchi i nomi interessanti nel panorama italiano, lo dimostrano alcune opere prime di registi esordienti.  Ripercorrere il tragitto di un tempo credo sia difficilissimo, ciononostante credo che il nostro cinema abbia le carte in regola per tornare ad essere  apprezzato in tutto il mondo. Grazie anche al contributo di quanti operano con passione perseguendo la miglior qualità."

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Giorgia Ferrero, l'anima femminile del nuovo cinema italiano

Today è in caricamento