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Martedì, 16 Aprile 2024
Film al Cinema

"Giulia" e il desiderio di libertà: una commedia intima, ma fuori dagli schemi

L’ultimo film di Ciro De Caro parla ai quei giovani adulti divisi tra la disillusione ed il desiderio di vivere secondo le proprie regole

Presentato alle Giornate degli Autori del Festival di Venezia nel 2021, il terzo lungometraggio dell’acclamato regista Ciro De Caro arriva nelle sale cinematografiche a partire dal 17 febbraio.

Giulia segue il viaggio confuso e a zig-zag di una giovane donna che vive di espedienti, che si sposta da un luogo all’altro all’interno di una svuotata e afosa Roma di piena estate alla ricerca di nulla in particolare, se non di un posto in cui, serenamente, stare. Disillusi, noncuranti, confusi ma in fondo in pace con il caos delle proprie vite, i personaggi del film formano un improbabile gruppo di giovani adulti divisi tra il bisogno di libertà e il desiderio di creare legami con ciò che li circonda.

Da Spaghetti Story a Acqua di marzo, De Caro ha fatto della rappresentazione di una generazione precaria e disorientata il suo leitmotiv principale; prima di addentrarci più a fondo su tematiche ed estetica del suo nuovo film, descriviamone brevemente la sinossi.

La trama del film

Giulia (Rosa Palosciano), si ritrova nel bel mezzo di una strada quando è costretta a lasciare l’appartamento che condivideva con l’ex fidanzato.

Divisa tra un apparente inconciliabile desiderio di maternità e bisogno di libertà, la giovane donna si ritrova a vivere di espedienti. Prima disoccupata, poi impiegata come animatrice in un centro anziani, fa la conoscenza di Sergio (Valerio di Benedetto) e il suo coinquilino Ciavoni (Fabrizio Ciavoni), dai quali si farà ospitare – piantando una tenda nel loro terrazzo.

Nel tempo sospeso di una torrida estate romana, Giulia e i suoi nuovi amici si muoveranno nella vita di tutti i giorni, tra dubbi, risposte ed una continua ricerca di loro stessi.

Senza svelarvi oltre, vi consigliamo di guardare il trailer, disponibile di seguito dal canale Youtube di Koch Media.

Uno spaccato di vita di personaggi alla ricerca di un posto nel mondo

Ciro De Caro ci regala uno spaccato di vita di un gruppo di personaggi tanto comuni quanto al di fuori dei consueti schemi fatti di tappe prestabilite e stabilità. Giulia, Sergio e Ciavoni sembrano vivere un’estate perenne, fatta di tempi dilatati e sospesi, scanditi da gite al mare, feste in terrazzo, impieghi saltuari e conversazioni che non portano a niente.

La pandemia aleggia nel corso dell’intera visione, tra mascherine e luoghi di ritrovo chiusi per assembramenti, difficoltà nel trovare lavoro e imbarazzo nei convenevoli tra estranei; non si tratta però di un vero e proprio tema, quanto una presenza in realtà funzionale alla descrizione di un comune disorientamento – che lo spettatore potrà magari percepire come familiare.

È, non solo per questo, risulta chiaro che creare una sensazione di familiarità, di una vicinanza con quanto percepiamo sullo schermo, è uno degli obiettivi principali della pellicola.

Le vite dei personaggi ci vengono raccontate da una regia intimista e realistica, che rinuncia ai classici espedienti cinematografici di commento o interpunzione. De Caro fa volutamente a meno di una colonna sonora extradiegetica – l’unica musica che sentiamo viene direttamente dalla scena – e sceglie di ridurre al minimo l’attrezzatura di ripresa, favorendo una camera a mano che ci pone al tu per tu con i protagonisti della vicenda. Non mancano fuori fuoco, jump-cut, silenzi e pause a cui forse il grande pubblico non è abituato.

Ne risulta un racconto disteso, che si prende i propri tempi senza preoccuparsi di annoiare lo spettatore. Appare quindi sempre più azzeccata la decisione di ambientare Giulia nei giorni più torridi dell’estate romana; la lentezza dei gesti, della narrazione non potrebbero che appartenere a quelle infinite giornate estive dove non succede nulla, ma che non per questo sentiamo vuote: anzi. 

Giulia celebra, in fondo, la libertà: quella di non sottostare a nessuna regola, nessuno schema cui aderire per forza. La serenità cui arriva la protagonista, dopo diverse peripezie ed incontri casuali quanto fortunati, è quella di chi si permette di prendersi una pausa dal mondo reale, raccoglie dei giochi per bambini da una spiaggia, accarezza un cavallo, si tuffa e nuota da sola in mezzo al mare.

E, se per alcuni sembra “una squilibrata”, a chi segue la sua vicenda fino alla fine appare chiaro che Giulia è semplicemente alla ricerca: di un posto in cui stare al mondo, senza chiedere il permesso a nessuno.

Voto: 6.5

Trailer

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