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Giovedì, 18 Aprile 2024
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La “suocera” di Giuseppe Conte era una diva di Tinto Brass

In un'intervista a 'Di Più' il regista ha ricordato la carriera di Ewa Aulin, madre della fidanzata del premier

Nel corso di questo primo mese di governo, la vita del  premier Giuseppe Conte è finita inevitabilmente sotto ai riflettori.

Fino a poco tempo fa della sua sfera privata e familiare si sapeva ben poco, solo che il Presidente del Consiglio avesse un matrimonio alle spalle, dunque una ex moglie, Valentina, e un figlio, Niccolò, di 11 anni.

Ad aggiungere un tassello fino ad ora sconosciuto della vita personale del primo ministro è stato poi Il Messaggero, che ha individuato Olivia Paladino, 38enne romana figlia del proprietario dell'hotel Plaza della Capitale, quale fidanzata del premier.

Ora il settimanale Di Più aggiunge ulteriori informazioni sulla first lady che, scrive il settimanale, è figlia di Ewa Aulin, attrice che in passato ha lavorato con Tinto Brass.

È stato lo stesso regista maestro dell'erotismo a rivelarlo nell’intervista rilasciata a Francesco Cordella: "Quando ho saputo che la suocera del premier è Ewa Aulin, una delle attrici che io ho lanciato, mi sono sorpreso. Da tanto tempo non sentivo parlare di lei, Ewa era piena di sensualità", ha raccontato il regista: “Aveva solo diciassette anni quando la conobbi e la diressi in un mio film”.

Olivia Paladino, chi è la fidanzata di Giuseppe Conte 

Chi è Ewa Aulin, “suocera” di Giuseppe Conte

Ewa Aulin è un’attrice svedese che si impose nel cinema degli anni Sessanta e Settanta. Dopo avere debuttato in ‘Don Giovanni in Sicilia’ del regista Alberto Lattuada, al fianco di Lando Buzzanca, nello stesso anno, il 1967, incontro Tinto Brass, che le diede la parte di protagonista del suo film ‘Col cuore in gola’, accanto al divo francese Jean-Louis Trintignant.

In seguito recito in film internazionali come ‘Candy e il suo pazzo mondo’, nel 1968, con Marlon Brando e Richard Burton; o Fate la rivoluzione senza di noi, nel 1970, con Donald Sutherland; e poi anche in commedie pruriginose come Fiorina la vacca, nel 1972, con Ornella Muti, o Quando l’amore e sensualita, nel 1973, con Agostina Belli.

Poi, dopo sedici film, lasciò il cinema e via via di lei si sono perse le tracce, fino a oggi, quando suo “genero” e diventato il capo del governo.

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