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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Film al Cinema

Hidden-Verità sepolte, il thriller italiano ispirato a fatti reali

A distanza di quasi tre anni dal suo ultimo film intitolato Caleb (2020), e dopo il successo della serie crime The reaping, torna al cinema il regista horror Roberto D’Antona con un thriller crudo e potente in sala dal 2 febbraio (e vietato ai minori di 18 anni)

Roberto D’Antona porta al cinema il suo Hidden-Verità sepolte, un film thriller tutto italiano forte e crudo, ispirato a eventi di cronaca realmente accaduti, che vede come protagonista un uomo crudele, meschino e privo di morale. Nel cast, oltre allo stesso regista che interpreta uno dei protagonisti, troviamo tra gli altri Francesco Emulo, Annamaria Lorusso e Alex D’Antona.

Trama

 In un piccolo paese nella provincia di Novara di quelli dove “non succede mai niente” e dove ogni abitante vive la propria quotidianità senza farsi troppe domande, iniziano a scomparire nel nulla e senza motivo diverse donne, fino a quando alcune persone (tra cui una scrittrice ed un giornalista) non iniziano a sospettare che non siano solo semplici allontanamenti volontari ma che ci sia invece dietro la mano di un omicida seriale. Da quel momento la paura si diffonde e si attende solo un passo falso del killer. Questa caccia al colpevole però non sarà facile e ogni equilibrio vacillerà. Per raggiungere la verità i protagonisti si troveranno a perdere molto più di quanto potessero immaginare.

La cruda storia di un serial killer

Dopo la visione di questo film, è doveroso premiare l’impegno per la realizzazione di un film thriller di forte impatto, diverso da ciò che il panorama cinematografico italiano ha offerto negli ultimi anni, ma che si pone sulla strada che alcuni progetti hanno iniziato ad intraprendere nell’ultimo periodo alla ricerca di una innovazione del cinema nostrano, un cinema con ambizioni nuove e che prova a guardare ad opere internazionali (come Millenium: Uomini che odiano le donne, a cui in questo film si possono notare diversi riferimenti stilistici) senza copiarle e che cerca di portare alla luce della ribalta il cinema indipendente italiano che finora non ha goduto dell’attenzione che merita. Hidden è una pellicola che sicuramente ha delle lacune, soprattutto sotto il punto di vista dalla recitazione e in diversi momenti del ritmo; per una buona metà il film risulta procedere un po’ troppo lentamente fino al momento in cui, nella seconda parte, le due linee narrative fino a questo momento parallele si congiungono, trovando così il suo ritmo e procedendo fino alla fine riuscendo a tenere lo spettatore con il fiato sospeso. L’atmosfera è cruda, fredda, spietata, così come il taglio registico di Roberto D’Antona (che firma anche il montaggio), sottolineato dalla colonna sonora via via sempre più incalzante di Aurora Rochez. Non è un film semplice da digerire, con scene forti e difficili da guardare, che però non oltrepassano mai il limite con il grottesco. All’interno del cast, per lo più composto da attori teatrali o provenienti dall’ambiente del cinema indipendente, è sicuramente degna di nota l’interpretazione di Francesco Emulo nei panni di Emilio, il serial killer protagonista a cui attorno ruota la vicenda e di cui è stato capace di interpretare le diverse e più perturbate sfaccettature, con alcune scene dal particolare impatto visivo ed emotivo. Gli elementi per una buona opera di genere ci sono e l’impegno del regista è percepibile. A livello di trama il film accompagna il pubblico in un crescendo di tensione fino a giungere a un finale non scontato e soprattutto coerente con la narrazione, che però non fa dimenticare i diversi limiti di cui il film soffre.

Voto: 6.5

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