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Sabato, 20 Aprile 2024
Film al Cinema

"Il piacere è tutto mio" con Emma Thompson: scoprire la libido in pensione

Ambientata interamente in una camera d’albergo, la commedia di Sophie Hyde parla di sex positivity e temi affini, trascinata da una protagonista in grande spolvero

Emma Thompson torna al cinema e lo fa senza risparmiarsi. Presentata al Sundance Film Festival 2022 e nelle sale italiane dal prossimo 10 novembre, Il piacere è tutto mio (titolo originale Good Luck To You, Leo Grande) è la nuova commedia firmata da Sophie Hyde che vede l’attrice britannica – Oscar nel 1993 – vestire i panni di Susan Robinson alias Nancy Stokes, un’insegnante ormai in pensione che ha deciso di (ri)scoprire il piacere e la libido dopo la morte di suo marito. Nel cast anche il giovane attore irlandese Daryl McCormack, visto nelle ultime stagioni di Peaky Blinders.

Il piacere è tutto mio, la trama del film

Susan Robinson (Emma Thompson), un’insegnante di religione in pensione, è rimasta vedova da ormai due anni. Il suo matrimonio è stato solido, rigoroso e l’ha portata ad avere anche due figli di cui non si può lamentare; la sua vita sessuale, tuttavia, ha risentito di questa rigidità. Nel corso degli anni la donna non ha mai trovato particolare piacere nell’atto e – vittima della sua stessa disciplinatezza – non ha mai provato il brivido del fare qualcosa di nuovo. Con il nome fittizio di Nancy Stokes decide così di rivolgersi a un’agenzia e prenotare un incontro – o meglio, una “sessione”, come la definisce lei – con tale Leo Grande (Daryl McCormack), un affascinante accompagnatore dal fisico scultoreo con cui vuole provare a mettere in pratica le sue timide fantasie. Nonostante il giovane escort tenti ripetutamente di metterla a suo agio, Nancy fatica moltissimo a lasciarsi andare, frenata dall’inibizione, dall’imbarazzo per la sua età e dalla scarsa confidenza nel proprio corpo e nelle proprie possibilità. I due si rivedranno così per più settimane, e il loro rapporto professionale sembrerà prendere una piega più intima e confidenziale che sessuale.

Il trailer

Un solo spazio per tanti dialoghi incalzanti

A eccezione di un paio di scene iniziali e finali, Il piacere è tutto mio è girato interamente in una camera d’albergo. Questa “chiusura” dell’ambiente è evidente fin da subito e fin da subito lascia intendere che a farla da padrone saranno i dialoghi tra due soli personaggi. Centrate, rapide e soprattutto incalzanti, le conversazioni – nonostante ci siano degli scambi a tratti veramente serrati, talvolta a scapito del realismo – sono intelligenti e pungenti, che vanno a toccare anche temi delicati intervallandoli con qualche piccola gag. 
Il film della regista australiana Sophie Hyde parla soprattutto di sex positivity, senza tralasciare tanti argomenti e tabù affini come body confidence o identità e immagine di sé. Sebbene il tragicomico titolo italiano non aiuti, Il piacere è tutto mio si propone quindi di esplorare contenuti tutt’altro che superficiali, lasciandoli intelligentemente emergere dai dialoghi dei suoi protagonisti e non pretendendo di spiegarli completamente in maniera didascalica. Questa ricerca di inclusività a 360 gradi, come spesso accade, perde qualche pezzo per strada (con una strana idea fissa sull’orgasmo), ma in linea di massima paga, anche grazie ai personaggi che la mettono in atto. 

Emma Thompson trascina la pellicola con la sua Nancy Stokes/Susan Robinson, nella quale ogni piccola smorfia ha un significato e ogni parola una sfumatura ben precisa; Daryl McCormack stupisce in positivo nei panni di Leo Grande. A livello di sceneggiatura purtroppo i due personaggi non sono sullo stesso piano, con l’ex insegnante costruita magistralmente attraverso piccoli racconti sul suo passato, con alcune fissazioni e con la sua rigidità, mentre Leo esce dal personaggio fittizio di escort per riversare tutti i suoi problemi familiari (non particolarmente rilevanti) tutto d’un fiato, in una cascata di emozioni improvvisa. In tutti e due i casi, però - come detto - si tratta si prove attoriali convincenti e paradossalmente “giovani”: naturalmente fresco e promettente McCormack, ma anche Emma Thompson, che si mette alla prova un una grande performance nella quale sembra quasi reinventarsi.

Il piacere è tutto mio “approfitta” così del suo spazio limitato per parlare di temi contemporanei e delicati in un’atmosfera intima e leggera, lasciando che i suoi personaggi trascinino questa grande chiacchierata.

Voto: 7

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